È opportuno svolgere il concerto di Marracash all’ippodromo di Agnano?

Sabato 30 settembre si svolgerà nell’ippodromo di Agnano il “Marrageddon Festival” il concerto evento organizzato dal rapper Marracash.

Nulla da dire sull’artista, la prima data a Milano è stato un enorme successo. Ma ci chiediamo se sia opportuno farlo svolgere a pochi passi dalla Solfatara ad Agnano, centro nevralgico della crisi bradisismica in corso nei Campi Flegrei.

È paradossale che circa 50mila persone si ritroveranno sabato a 2km di distanza in linea d’aria da un vulcano che sta attraversando una crisi sismica importante. È altrettanto paradossale far ammassare un numero così grande di persone in un’area in cui si parla quotidianamente di evacuazione.

Ma al di là dei paradossi, non sarebbe stato meglio rinviarlo e trovare una location più tranquilla in città? Chi si è assunto la responsabilità di dare il via libera a questo evento? Nella zona di Agnano sono frequenti i boati che accompagnano le scosse, piccole o grandi che siano. Questo non potrebbe generare il panico? Una scossa come quella di 4.2 Richter della scorsa notte, non potrebbe creare il caos? Nella zona di Agnano sarà in vigore un dispositivo traffico messo a punto dal Comune di Napoli che praticamente isolerà la zona. Questi blocchi non potrebbero rallentare le vie di fuga per i cittadini di via Pisciarelli e dintorni? Dal comune fanno sapere di no e aggiungono che nel piano d’azione sarebbe prevista anche l’eventualità di gestire l’evacuazione improvvisa dei residenti e 50mila spettatori del concerto.

Questi sono tutti interrogativi che si stanno ponendo anche gli abitanti della zona. Ai quali non basta lo stress dei terremoti, ma ora si aggiunge anche quello di un evento di grossa portata. Già solo per le prove, in molti hanno segnalato che i palazzi vibrano per la potenza degli impianti audio. Immaginiamo poi con migliaia di persone che balleranno e salteranno mentre giustamente si divertiranno, inizierà ad esserci confusione tra vibrazioni “artificiali” e quelli generate dai Campi Flegrei.

La speranza è che fili tutto liscio, ma per una questione di opportunità e di sicurezza generale della cittadinanza e di chi andrà al concerto, forse non sarebbe stato meglio rinviarlo?

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