Raggirato da un consulente bancario che avrebbe sottratto sui suoi conti 174mila euro. La vittima delle presunte manovre illecite è stata Gianni Boncompagni e per questa vicenda è a processo a Roma Valerio Finelli, funzionario di una filiale di un importante istituto bancario che ora è parte lesa.
È accusato di appropriazione indebita di beni altrui, aggravata dalle ingenti cifre e dai mezzi fraudolenti. Tutti fatti che si sarebbero svolti tra il 2014 e il 2016, gli ultimi anni di vita del regista e autore morto nel 2017. Boncompagni non sarebbe, per l’accusa, l’unica vittima di Finelli: il consulente bancario avrebbe raggirato anche altre due donne, due sorelle, alle quali avrebbe portato via circa 800 mila euro. Nel mirino dell’accusa quattro operazioni bancarie -assegni dai 14 mila ai 90 mila euro- compiute dal consulente sul conto di Boncompagni che, si legge nel capo di imputazione, farebbero parte “di un medesimo disegno criminoso per procurare a sé o ad altri un ingiusto profitto”.
Nel capo di imputazione si sottolinea che le operazioni bancarie oggetto degli accertamenti investigativi sarebbero state compiute “attraverso l’abuso della procedura interna sundry items”.
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