Svolta nell’indagine sulla morte di Vincenzo Iannone, il pusher di Marano ucciso tre mesi fa e dato alle fiamme in via Pigno. Due le persone fermate con l’accusa di omicidio e distruzione di cadavere.
In stato di fermo, su richiesta dalla Direzione distrettuale antimafia (pm Giuseppe Visone), Vittorio Principe (già indagato dai giorni successivi all’omicidio per omicidio volontario) e Sabatino Sorrentino.
Iannone fu ucciso lo scorso luglio – forse al culmine di una lite per una questione economica – e dato alle fiamme all’interno di un’autovettura (Hyundai) in una zona collinare di Marano. Gli indagati sarebbero stati clienti del 47enne pusher. La Procura di Napoli contesta ai due anche il metodo mafioso.
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