Dal alcuni anni si dibatte sulla presenza o meno a Napoli della tomba di “dracula“, noto alla storia come Vlad III di Valacchia.
La discussione si è riaperta nelle ultime ore dopo l’invio di un busto di una Società Culturale Storica “Mihai Viteazul” di Plojesti con il supporto del governo rumeno attraverso il Dipartimento per i Rumeni nel mondo, da “Palazzo Italia Bucarest”, dell’Asociatia Lucani nei Balcani. Con l’arrivo del busto nella chiesa di Santa Maria la Nova a Napoli, è stata praticamente certificata la presenza della tomba dell’impalatore.
Realtà o Leggenda? In realtà i dati storici ci sono eccome. Infatti una figlia di Vlad III si sposò con un esponente della famiglia reale Aragonese e viveva a Napoli. E, a quanto pare, il padre sarebbe stato imprigionato dai turchi in battaglia e la figlia l’avrebbe riscattato per poi portarlo con se a Napoli. Questa storia avrebbe anche dei riscontri storiografici. Inoltre l’epigrafe presente sulla tomba nella chiesa di Santa Maria la Nova, ci sarebbe incisa la scritta Vlad III di Valacchia.
Dove nasce la storia del vampiro? L’origine del mito di dracula si deve al celebre Conte Vlad, protagonista del romanzo dello scrittore, Bram Stoker. Il personaggio del vampiro della Transilvania è ispirato a una persona realmente vissuta: il sanguinoso sovrano che regnò sulla Valacchia dal 1456 al 1462, ovvero Vlad III. Non è un mistero che Bram Stoker frequentò nell’800 la città di Napoli.
Ovviamente Vlad III non era un vampiro. La leggenda nasce attorno alla sua figura perché fu un guerriero estremamente violento e sanguinario, da qui anche il soprannome dell’impalatore.
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