WhatsApp, Messenger e Telegram sono le chat più usate dagli italiani. Tra le app di messaggistica più di nicchia ci sono Skype e Discord.
È il risultato dell’analisi condotta dall’esperto di social media Vincenzo Cosenza su dati Audicom, la base degli utenti ha un’età compresa tra i 18 e i 74 anni. WhatsApp è sui dispositivi del 78,5% degli italiani, nel 2022 è stata preferita da 33,8 milioni di persone, con un picco a luglio 2023 di 35 milioni. E’ anche l’app con maggiori tempi di utilizzo: in media nel 2022 è stata usata per 10 ore e 31 minuti a persona al mese. Messenger, altra piattaforma del gruppo Meta, mantiene la seconda posizione: è usata dal 40% della popolazione, nel 2022 l’hanno aperta in media 17,2 milioni di persone, in leggero calo sull’anno precedente (ma trattiene gli utenti per soli 47 minuti al mese). Telegram è terza: ha mediamente 15,5 milioni di utenti italiani (36%). “Il suo utilizzo – spiega Cosenza – è diverso da quello delle classiche app di messaggistica: non solo messaggi personali, ma soprattutto gruppi per la scoperta di contenuti, anche ai limiti della legalità”. Il tempo medio d’uso è di 2 ore e 12 minuti al mese “probabilmente per la sua natura ibrida di chat e social media”.
Tra le chat più usate dagli italiani e quelle di nicchia c’è un gap notevole in termini numerici, queste utlime hanno meno di 5 milioni di utenti. Al quarto posto troviamo Skype (3,2 milioni di utilizzatori medi), segue Discord (1,85 milioni). La famiglia delle applicazioni di comunicazione di Google – ossia la nuova app Chat e Meet (Hangouts ha chiuso) – è usata da oltre 4 milioni di italiani. Seguono Kik, (1 milione); Signal, l’app più attenta alla sicurezza, con una media di 575.000 utenti nel 2022; Viber con 445.000, Line con 343.000 e WeChat con 192.000 utenti.
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