Ieri a Roma si è tenuto un vertice tra il Governo e le istituzioni locali della zona rossa dei Campi Flegrei per fare il punto sulla situazione e soprattutto per parlare dell’eventuale passaggio da allerta gialla ad arancione.
Al momento questa ipotesi sembra essere scongiurata. Il Ministro per la Protezione Civile, Nello Musumeci, prima aveva annunciato un possibile cambio di allerta per poi ritrattare. Sottolineando come questa scelta non passi per il parlamento ma per la Commissione Grandi Rischi, “è il mondo scientifico che deve decidere”.
È bene essere franchi e spiegare come il passaggio ad un’allerta arancione avrebbe dei costi insostenibili per lo Stato. Potrebbero evacuare circa 500mlia persona che, come prevede il piano d’evacuazione, andrebbero sostenute economicamente. Inoltre andrebbero evacuati ospedali e carceri che insistono nella zona rossa. Nella fattispecie l’ospedale di Pozzuoli, il San Paolo a Fuorigrotta e il Fatebenefratelli a Posillipo. Andrebbero evacuati il carcere femminile di Pozzuoli e quello minorile di Nisida, ovvero quasi 4 mila detenuti.
Inoltre andrebbero sospese anche le attività sportive, ovvero il Napoli non potrebbe più giocare all’interno dello Stadio Diego Armando Maradona.
Uno scenario sociale ed economico disastroso che al momento appare insostenibile. Quindi per il momento si continuerà a monitorare la situazione, aumentando la rete e gli strumenti e soprattutto si dovrebbero rendere idonee tutte le vie di fuga dall’area flegrea.
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