Il gip di Roma ha disposto ulteriori indagini sulla morte di Mario Paciolla, il 33enne cooperante napoletano trovato morto nel 2020 in Colombia, impiccato nella sua abitazione. Lo fanno sapere i genitori Anna e Giuseppe Paciolla, assistiti dagli avvocati Alessandra Ballerini ed Emanuela Motta.
“È stata finalmente depositata la decisione del giudice per le indagini preliminari riguardo la richiesta di archiviazione proposta dai pubblici ministeri circa il procedimento sull’omicidio di nostro figlio Mario. Il giudice – spiegano – accogliendo in parte le nostre richieste, dopo aver meticolosamente ricostruito tutti gli elementi emersi dall’istruttoria e dalle nostre indagini difensive, ed avendo verificato che ‘ogni ricostruzione presta il fianco a dubbi e incertezze’ ha disposto la restituzione ai pubblici ministeri affinché svolgano ulteriori indagini, in particolare accertamenti tecnici sul lenzuolo avvolto intorno al collo di Mario, sui suoi vestiti e sui coltelli rinvenuti nella casa dove abitava in Colombia. Questo importante risultato non sarebbe stato raggiunto senza il contributo dei nostri avvocati e dei consulenti ai quali va il nostro ringraziamento. Ringraziamo anche tutte le persone che hanno messo a disposizione le loro competenze, il loro tempo e la loro amicizia per affiancarci in questo difficile percorso di giustizia”.
I genitori del cooperante si dicono “certi che Mario non si sia tolto la vita. Aspettiamo con fiducia che venga affermata la verità processuale su quanto accaduto a nostro figlio e sulle relative responsabilità”, concludono.
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