Caserta – Dopo circa due mesi di indagine sono finiti in carcere i genitori della piccola di 45 giorni morta a Santa Maria a Vico, in provincia di Caserta, il 2 settembre scorso. I carabinieri hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal gip del tribunale di Santa Maria Capua a Vetere su richiesta della locale procura, nei confronti della giovane coppia di coniugi: lei 19enne e lui 26enne. Entrambi sono ritenuti gravemente indiziati di concorso in omicidio volontario pluriaggravato ai danni della loro figlioletta.
Le indagini, avviate dopo il ritrovamento del corpicino nella casa dei due, si sono avvalse non solo dei responsi tecnici dell’autopsia sul corpo della piccola, ma anche dell’analisi dei telefoni cellulari della coppia, che erano stati sequestrati. Dalla ricostruzione dei fatti è emerso che il padre avrebbe colpito violentemente la neonata provocandole una duplice frattura ossea e un ematoma alla testa e che entrambi i genitori, nonostante avessero constatato le gravi sofferenze della figlia, avrebbero omessa di sottoporla alle cure mediche provocandone la morte per insufficienza cardio respiratoria.
Le attività investigative, inoltre, hanno consentito di accertare le “reiterate condotte di maltrattamenti” ai danni della neonata sul cui corpicino sono state riscontrate contusioni, ecchimosi, escoriazioni e ustioni procurate a causa della scarsa prudenza nella pulizia della piccola lavata con acqua bollente. Ai coniugi è stata contestata anche una condotta delittuosa in forma omissiva non avendo mai sottoposto la bambina a controlli o visite mediche dalla nascita e fino alla morte, ricorrendo a cure fai da te utilizzando rimedi inadeguati come l’applicazione di strutto sulle ferite provocate dai traumi subiti.
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