“Ricordiamo Marcello Torre perché è stato un modello umano, familiare, politico e culturale. Questo suo essere modello ha determinato anche quell’onestà intellettuale ed etica di dover respingere la camorra dal palazzo del Comune e ‘meritare’ da parte di questi assassini l’uccisione e la morte“.
Così don Tonino Palmese, presidente della fondazione Polis della Regione Campania, a margine dell’evento ‘Vi abbraccio forte al cuore’ nell’aula Siani del Consiglio regionale della Campania.
“In relazione ai Comuni che ancora vengono sciolti per infiltrazioni camorristiche credo che oggi – spiega – ci sia una maggiore miscela antipatica, fatta di cattiveria e stupidità perché oggi più che mai la giurisprudenza, le forze dell’ordine e la magistratura hanno creato un pacchetto di osservazione così preciso, così attento che davvero determina uno stupore di totale intolleranza da parte di noi cittadini nei confronti degli amministratori che – conclude il presidente di Polis – pensano ancora di depredare il bene comune“.
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