La stagione orribile della Società Sportiva Calcio Napoli continua a generare grane che raramente si sono viste nel mondo del pallone, soprattutto in una squadra campione in carica.
Ogni giorno che passa Aurelio De Laurentiis affonda inesorabilmente nei suoi errori. Stritolato tra il suo ego, il suo essere factotum e la sua innata rigidità nell’investire denaro. La scelta di non ingaggiare un direttore sportivo di livello e di personalità dopo l’addio di Cristiano Giuntoli, sta creando danni enormi, così come la scelta di non contrattualizzare un allenatore capace dopo l’addio di Spalletti.
“Questa squadra può allenarla chiunque“, eh no caro Presidente, questa squadra non poteva essere allenata da chiunque e soprattutto non poteva essere gestita da chiunque. Lo spogliatoio è imploso a causa di mancate cessioni, mancati rinnovi, mancate promesse. Oggi ci troviamo costretti a leggere di insulti tramite social tra l’agente di Kvaratskhelia e Victor Osimhen. Uno stillicidio fatto di interviste, storie su Instagram e tweet su X.
Cosa hanno fatto i tifosi napoletani per meritarsi tutto questo? Una squadra che viaggia su medie da centro-bassa classifica in campionato, che si avvia a subire nuove umiliazioni in Supercoppa, Campionato e Champions League. Che sul mercato di riparazione vende calciatori in fretta e furia e dopo settimane non è ancora riuscita a rimpiazzarli. Una fine ingloriosa per la squadra campione d’Italia in carica, diventata la barzelletta dell’intero stivale.
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