Sappiamo che ogni guerra è mossa sempre da fattori economici e interessi, quello che sta avvenendo nel mondo nelle ultime ore ne è l’ennesima prova.
Gli Stati Uniti ieri sera hanno comunicato che non invieranno più aiuti all’Ucraina. L’assistenza americana all’Ucraina nella sua guerra contro la Russia «si è interrotta»: lo ha confermato il portavoce del consiglio per la sicurezza nazionale John Kirby dopo l’esaurimento dei fondi stanziati dal Congresso, mentre a Washington continuano i negoziati tra dem e repubblicani su un nuovo pacchetto di aiuti, che potrebbe essere legato a nuove misure di sicurezza al confine col Messico contro la crisi migratoria.
Poche ore dopo questa comunicazione, è arrivata una flash news dal Mar Rosso: Aerei da guerra di Stati Uniti e Regno Unito iniziano ad attaccare obiettivi degli Houthi nello Yemen.
Sarebbero stati circa una settantina i raid in Yemen questa notte, concentrati sulla capitale e su centri governativi, con un bilancio di 5 vittime. Adesso l’attenzione del mondo è concentrata sul medio oriente e in particolare sul Mar Rosso. Gli Houthi hanno iniziato ad attaccare navi commerciali occidentali che attraversavano il Mar Rosso in risposta all’invasione di Israele a Gaza. Questo ha provocato la reazione della comunità internazionale, con Stati Uniti, Regno Unito, Australia, Canada, Paesi Bassi e Bahrein che hanno iniziato ad impiegare la loro forza militare contro gli Houthi.
Intanto a Kiev cosa succederà? Sul lungo periodo la Russia potrebbe approfittare per fortificare i territori conquistati, l’invasione su larga scala è improbabile. Intanto non ci sono stati commenti ufficiali alla decisione degli Usa da parte di Kiev, probabilmente per non incrinare i rapporti e sperare in aiuti futuri. Ma non sarà semplice per il Presidente Biden convincere il congresso a concedere altro sostegno militare. Anche perché si sono perse le tracce di circa un miliardo di armi americane mandate in Ucraina che non sono scomparse dai radar e il Pentagono non sa che fine abbiano fatte, anche se i funzionari militari americani si sono affrettati a precisare che non sarebbero finite in mani sbagliate.
Ora il sostegno all’Ucraina peserà sull’Unione Europea e sul Regno Unito. Proprio il presidente Sunak annuncerà un pacchetto di aiuti militari all’Ucraina da 2,9 miliardi di euro per l’anno 2024/2025, ha precisato Downing Street in una nota. Si tratta di un aumento di circa 233 milioni di euro rispetto ai due anni precedenti. Accogliendo con favore la determinazione di Kiev nel difendersi dall’invasione russa, il premier ha affermato che “nemmeno il Regno Unito vacillerà“. Ed ha aggiunto: “Staremo al fianco dell’Ucraina, nelle ore più buie e nei tempi migliori che verranno“.
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