Il provvedimento di sequestro da 55 milioni di euro – notificato oggi dalla Dia di Napoli – riguarda l’imprenditore quasi 79enne Antonio D’Amico. Con il decreto del tribunale sono stati messi i sigilli a società e partecipazioni societarie anche riconducibili alla moglie e al figlio.
Il sequestro notificato dalla Dia all’imprenditore e ai componenti della sua famiglia, riguardano la Idrobioimpianti spa, la IFd srl, la Servizi Difesa Ambiente (Sda) e la Environmental Techonologies International spa (Entei spa).
Secondo quanto emerso dalle indagini D’Amico, in relazione, tra l’altro, al traffico illecito di rifiuti, alla frode in pubbliche forniture e alla truffa ai danni di enti pubblici, si sarebbe affiancato anche con i fratelli Carandente Tartaglia commettendo, ritengono gli investigatori, una serie di violazione ambientali nella realizzazione della discarica di Chiaiano a Napoli. Avrebbe, in sostanza, svolto un ruolo nell’illecito affidamento in sub appalto della realizzazione e la gestione della discarica di Chiaiano alle ditte di Giuseppe Carandente Tartaglia, ritenuto esponente di spicco della fazione Zagaria del clan dei casalesi. Giuseppe Carandente Tartaglia è stato condannato nel 2021 a sette anni di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa.
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