Nel mese di gennaio nella città di Napoli è stata osservata un’impennata dei prezzi di beni di largo consumo. Il capoluogo partenopeo ha registrato il tasso d’inflazione più alto d’Italia al + 1.9%, pari a più del doppio di quello medio nazionale che è allo 0,8%. Seguono poi Perugia e Trieste entrambe al +1,7%
Le variazioni tendenziali più contenute si registrano a Reggio Emilia (-0,4%) e a Campobasso (-0,7%) e i prezzi risultano in calo anche ad Ancona (-0.3%) e Modena (-0,2%).
È quanto emerge dall’analisi dell’Istat sui capoluoghi delle regioni e delle province autonome e i comuni non capoluogo di regione con più di 150mila abitanti.
Per dirlo in parole semplici, a Napoli nel mese di gennaio si è speso di più senza riuscire a riempire il carrello. Un dato in controtendenza per il capoluogo campano che storicamente si è distinto per essere una delle città più economiche d’Italia.
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