È stato colpito con un’arma da fuoco al viso l’ingegnere 66enne Salvatore Coppola, ex collaboratore di giustizia, assassinato ieri sera nel quartiere San Giovanni a Teduccio di Napoli, in un agguato di tipo mafioso.
Con le sue dichiarazioni, una quindicina di anni fa, ha contribuito a fare luce sulle dinamiche criminali di Napoli Est e non solo. Arrestato nel 2009 dalla Guardia di Finanza di nell’ambito di una operazione su usura e riciclaggio, Coppola ha anche testimoniato al processo sulle infiltrazioni della camorra nel tessuto imprenditoriale della Capitale. Proprio durante quel procedimento ha rivelato ai giudici di avere avuto, in passato, contatti anche con il clan Mazzarella, organizzazione malavitosa che nel capoluogo partenopeo si oppone alla federazione criminale denominata “Alleanza di Secondigliano”.
L’agguato di ieri è scattato nei pressi di un supermercato a poca distanza dal suo ufficio. Sebbene l’assassino abbia agito per uccidere e con modalità tipicamente camorristiche, la Squadra Mobile di Napoli sta indagando a 360 gradi.
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