L’evento è andato immediatamente sold out, un po’ come i suoi concerti: martedì Geolier sarà all’università Federico II di Napoli, nell’aula magna della sede di Scampia, per un incontro con gli studenti. L’appuntamento è alle 16 e il cantante, reduce dal successo e dalla popolarità di Sanremo, risponderà solo alle domande dei ragazzi.
Un dibattito che è stato però accompagnato dalle polemiche. Settimana scorsa, in incontro con gli studenti di una scuola, il procuratore di Napoli Nicola Gratteri ha avuto parole dure per questa iniziativa, sottolineando che all’università si dovrebbero portare “solo eccellenze, modelli di vita per la formazione dei ragazzi. Queste cose lasciano senza parole, se molla l’Università siamo alla fine“.
La sua, beninteso, non è una critica rivolta personalmente a Geolier – “non voglio neppure sapere chi è il cantante”, ha detto – ma è un dato di fatto che Gratteri in più occasioni ha criticato certi film o fiction, così come i messaggi che passano attraverso i testi di canzoni neomelodiche o rap, che talvolta inneggiano alla violenza e al mondo criminale.
Di fronte a queste critiche, il rettore della Federico II, Matteo Lorito, sul Mattino non solo ha ribadito la validità, a suo avviso, dell’incontro tra il cantante e gli studenti, ma ha anche invitato Gratteri.
“Conoscersi è fondamentale per crescere”, ha detto Lorito, spiegando di credere nel “dialogo formativo”, che l’Università oggi “non è più quella in cui abbiamo studiato noi” e dicendosi convinto che l’incontro sarà utile. “Chiederemo a Emanuele – ha detto – di aiutarci a entrare in un mondo che sembra impermeabile alla cultura e alla formazione, al vivere secondo le regole della legalità”. Geolier un esempio? Forse no, ma “può diventare un nostro alleato”, risponde Lorito, che ricorda i comportamenti recenti del rapper: “parla di abbandonare le armi, condanna il modello della violenza, elenca le paure di un giovane che teme ignoranza, incoscienza, emulazione”. E dunque “perché non dare una possibilità a questo ragazzo di dire la sua?”. E ancora: “Non gli stiamo dando un premio ma gli è stato chiesto di esporsi, rispondendo senza filtri alle domande degli studenti. Accettando, Geolier ha dimostrato secondo me coraggio e maturità. E gliene siamo grati”. “Naturalmente – la conclusione del rettore – saremmo felicissimi e onorati se il procuratore Gratteri volesse partecipare all’evento”.
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