E’ stato identificato e sottoposto a fermo d’indiziato di delitto per l’accusa di omicidio preterintenzionale l’uomo che intorno alle 23.30 di giovedì 11 aprile, su una scala esterna del Nelson Mandela Forum di Firenze, dove era in corso il concerto dei Subsonica, avrebbe sferrato un pugno in testa a Antonio Morra, 47 anni, facendolo cadere rovinosamente a terra e provocandogli il trauma cranico risultato poi fatale.
Morra è morto poco dopo all’ospedale fiorentino di Careggi dove era stato trasportato in codice rosso per le gravi lesioni riportate nella caduta. Secondo una prima ricostruzione della squadra mobile della questura, basata anche sulle immagini riprese da una telecamera di videosorveglianza del palazzetto dello sport, il 47enne, che si era recato al concerto con la moglie, si trovava sulle scale esterne quando avrebbe avuto una lite con un gruppetto di persone, tutti operai e facchini addetti al montaggio e allo smontaggio dei palchi, tra italiani e stranieri, e uno di questi gli avrebbe sferrato il pugno fatale colpendolo alle spalle, all’altezza della testa.
Tutti e nove gli operai che lavorano per una ditta esterna sono stati sentiti ieri in questura, dal pubblico ministero Alessandro Piscitelli e dagli investigatori della squadra mobile. Il pm ha disposto anche l’autopsia.
Antonio Morra, originario di Potenza e da circa 15 anni residente a Pistoia con la famiglia, lavorava come magazziniere in una ditta di smistamento pacchi a Calenzano (Firenze).
Lascia la moglie Giuseppina Scuotti e tre figli: due maschi di 16 e 6 anni e una femmina di 9 anni. Gli amici lo ricordano come grande tifoso del Napoli calcio, amante della musica e molto credente.
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