Dopo un anno di commissariamento si torna ad eleggere il Sindaco nella città di Sant’Antimo. Si riparta dalla brusca interruzione che subì l’amministrazione Buonanno dopo appena un’anno di vita. Quell’episodio ha avuto ovviamente ripercussioni sull’attuale tornata elettorale. Saranno tre i contendenti alla carica di primo cittadino.
Vuole riprendere il percorso che aveva intrapreso con l’elezione del 2022 Massimo Buonanno, sostenuto dal Partito Democratico, dal Psdi e da alcune civiche: “Voltiamo pagina”, “Impresa Futura” e Centro Popolare”.
È candidato anche Nicola Marzocchella, ex assessore durante la l’amministrazione Russo. Marzocchia è diretta espressione di chi a giugno 2023 sfiducio l’allora sindaco Buonanno, ed è sostenuto da ben 7 liste civiche: “Marzocchella sindaco”, “Libertà per Sant’Antimo”, “Nuova Sant’Antimo”, “Agorà”, “Rinascita Santantimese”, “Insieme per Sant’Antimo” e “Nuovo pensiero democratico”.
Il terzo candidato è Domenico Russo, figlio dell’ex sindaco Aurelio, e sarà sostenuto da tre liste civiche: “80029 S.Antimo”,”S.Antimo torna viva” e “Con te per S.Antimo”.
Quello che salta all’occhio in questa contesa elettorale è che i tre contendenti arrivano in sostanza dallo stesso contesto politico, che però è visibilmente lacerato, tanto da proporre tre candidati diversi. In città il clima rovente da campagna elettorale già si fa sentire, infatti sono stati affissi manifesti dove viene segnalato un presunto legame tra Massimo Buonanno e la famiglia Cesaro. Il Partito Democratico è intervenuto in merito smentendo qualsiasi forma di accusa: «Al di là del menzognero messaggio su cui il candidato sindaco si è già espresso, colpisce la faciloneria con cui detta satira si manifesti, tirando in ballo fede e religione. A questo clima torbido, losco, il Pd contrappone la forza dei programmi e delle idee per il rilancio della città».
Continua a seguire il nostro sito e la pagina Facebook La Bussola TV per orientarti e informarti in Campania. Siamo anche su Tik Tok e Instagram!
