Giunge dal Napoletano, precisamente da Melito, l’appello alla presidente del Consiglio dei Ministro Giorgia Meloni affinché replichi anche a quelle latitudini il cosiddetto “Modello Caivano”. A segnalare “il caso Melito” alla premier attraverso una lettera è il giornalista e attivista sul territorio, Marcello Curzio.
Il comune è stato sciolto circa tre mesi fa circa a causa dei condizionamenti della criminalità organizzata nell’amministrazione. “Cara Giorgia, – scrive Curzio – mi consentirai di chiamarti con il nome di battesimo perché ci conosciamo da tempo, in particolare dal congresso di Viterbo del 2004 in cui diventasti presidente nazionale di Azione Giovani e in tale veste una delle tue prime tappe fu un dibattito a Giugliano moderato dal sottoscritto a cui peraltro hanno fatto seguìto altri incontri pubblici sempre da me coordinati come da foto che allego alla presente”.
“Ti chiedo con questa mia missiva di replicare, – si legge ancora nella lettera – ovviamente in modo parziale, nella nostra città quello che i media hanno coniato come ‘modello Caivano’ affinchè questi diciotto mesi di commissariamento dell’ente locale, qui a Melito, abbiano realmente un senso logico”. “Come a Caivano, in sintesi, anche noi melitesi – precisa Curzio – vorremmo alta l’attenzione dello Stato e costante l’impegno del Tuo governo, in ogni sua articolazione, a favore del territorio e della cittadinanza. Dobbiamo darTi atto che a Caivano, in questi ultimi tempi, è stato fatto tantissimo lavoro. Sono tanti gli impegni presi e mantenuti fin qui e molti altri sono oggetto di progetti e tempistiche già stabilite”.
“Facciamolo anche da queste parti – conclude la missiva – e puntiamo in primis alla rinascita sociale ed al ripristino della legalità che significa sottrarre il territorio al controllo della criminalità organizzata e restituirlo alla piena vivibilità della cittadinanza”.
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