domenica, Settembre 8, 2024
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L’Autonomia Differenziata è legge, cosa prevede e cosa cambia per i cittadini

Dopo una lunga maratona notturna alla Camera è arrivato il secondo e definitivo sì al disegno di legge sull’Autonomia Differenziata. L’Aula di Montecitorio ha infatti approvato il provvedimento con 172 sì 99 voti contrari e 1 astenuto. Da oggi è legge.

L’Autonomia Differenziata delle Regione a statuto ordinario è una legge fondamentalmente procedurale, per attuare la riforma del Titolo V della Costituzione. Sono 11 gli articoli che definiscono le procedure legislative e amministrative per l’applicazione del terzo comma dell’articolo 116 della Costituzione. In sostanza le Regioni che chiedono l’autonomia, potranno definire delle intese con lo Stato sulle 23 materie indicate nel provvedimento.

Queste materie sono la tutela della salute, istruzione, sport e ambiente, energia, trasporti, cultura e commercio estero. Ma un aspetto fondamentale di questa legge sono i LEP ovvero le quattordici materie che riguardano i Livelli Essenziali di Prestazione.

In pratica se una Regione richiede una forma di autonomia in una materia, la concessione o meno da parte dello Stato sarà subordinata alla determinazione dei Lep, ovvero i criteri che determinano il livello di servizio minimo che deve essere garantito. La determinazione dei costi e dei fabbisogni standard, e quindi dei Lep, avverrà a partire da una ricognizione della spesa storica dello Stato in ogni Regione nell’ultimo triennio. Appare chiaro che le prestazioni garantite da una Regione del Meridione d’Italia non potranno mai essere paragonata ad una del Settentrione. Quindi lo scenario concreto è che le Regioni del Nord e alcune del Centro possano scavare un solco, ancora più ampio di quello di oggi, con le Regioni del Sud, per quanto riguarda le prestazioni minime che dovrebbero essere garantite in tutte le materie sopra indicate. Va da se che ci sarà una differenza anche di risorse erogate dello Stato. Le Regioni più ricche che garantiranno i Lep avranno più risorse, quelle invece che non riescono a garantire dei livelli di servizio minimo avranno meno risorse.

Il Governo entro 24 mesi dall’entrata in vigore del ddl dovrà varare uno o più decreti legislativi per determinare livelli e importi dei Lep. Mentre Stato e Regioni, una volta avviata, avranno tempo 5 mesi per arrivare a un accordo. Le intese potranno durare fino a 10 anni e poi essere rinnovate. Oppure potranno terminare prima con un preavviso di almeno 12 mesi.

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