I militari della compagnia carabinieri di Casal di Principe (Caserta) hanno eseguito un’ordinanza di applicazione di misure cautelari, emessa dal gip del tribunale di Napoli, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 5 persone (3 in carcere, 2 agli arresti domiciliari), ritenute responsabili, a vario titolo, di “estorsione aggravata dal metodo mafioso, danneggiamento a seguito di incendio e usura”.
Le indagini condotte dai militari e coordinate dalla Procura, si legge in una nota, hanno permesso di fare luce su un episodio estorsivo “commesso, da parte di soggetti storicamente legati al clan dei casalesi, ai danni di due soggetti nel periodo ricompreso tra febbraio 2024 e la data odierna”.
Le vittime sarebbero state oggetto di richiesta di denaro per circa 100 mila euro euro, derivante da un pregresso debito di circa 45 mila euro elargito, a tasso usuraio, da uno degli odierni indagati. Il creditore, unitamente ad elementi appartenenti alla criminalità organizzata, avrebbe organizzato degli incontri per intimare alle vittime di restituire la somma dovuta.
Tali riunioni, proseguono gli investigatori, “non avrebbero tuttavia sortito l’effetto sperato portando i soggetti destinatari della misura alla decisione di passare all’azione”. Nell’aprile alcuni degli indagati si sarebbero infatti recati nei pressi dell’abitazione di una delle due vittime e avrebbero dato fuoco a delle autovetture, successivamente risultate a loro non riconducibili. L’evento avrebbe sortito l’effetto desiderato portando i creditori a versare, nelle mani dei sodali, l’importo di circa 5 mila euro come prima tranche di pagamento del debito dovuto.
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