Il Comune di Acerra, potrà avviare l’iter per il risarcimento dei danni patrimoniali e non patrimoniali nei confronti di Cuono Pellini, imprenditore condannato negli anni scorsi per non aver ottemperato ad un’ordinanza sindacale per la rimozione dei rifiuti in un terreno in località Lenza Schiavone.
Lo rende noto il sindaco Tito d’Errico, annunciando che la Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso dell’imprenditore presentato dopo la condanna in primo e secondo grado. La Suprema Corte ha infatti dichiarato inammissibile il ricorso presentato da Cuono Pellini, condannato alcuni anni fa dal Tribunale di Nola ad un anno e due mesi di reclusione e a circa 20mila euro di sanzioni per violazione di sigilli e omessa rimozione dei rifiuti, imposta da ordinanza sindacale, in un terreno di sua proprietà. L’altro reato contestato, quello di discarica abusiva, fu dichiarato all’epoca prescritto.
“Con la pronuncia della Cassazione – ha detto il sindaco – che nel rigettare il ricorso del signor Cuono Pellini lo condanna in via definitiva per omessa bonifica e violazione dei sigilli in merito ad un terreno in località Lenza Schiavone, il Comune di Acerra può avviare l’iter per il risarcimento in sede civile dell’accertato danno patrimoniale e non patrimoniale“.
Il Comune, spiega il legale incaricato dall’Ente, Alfredo Cretella, “era stato ammesso alla costituzione in parte civile, e potrà quindi agire di conseguenza“. La sentenza della Corte di Cassazione, quindi, darà diritto all’Ente municipale di nominare un consulente tecnico per la quantificazione del danno patrimoniale e non patrimoniale.
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