mercoledì, Ottobre 30, 2024
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Afragola: abusi sessuali anche durante orge, arrestati 2 frati

Figurano anche due frati tra le sei persone che i Carabinieri di Afragola (Napoli) hanno arrestato nell’ambito di indagini su una rapina che, secondo quanto ipotizzato dalla Procura di Napoli Nord (pm Cesare Sirignano, procuratore Maria Antonietta Troncone) sarebbe stata eseguita su mandato di uno dei due frati per coprire degli abusi sessuali ai danni di due vittime maggiorenni che sui rispettivi cellulari avevano memorizzato “immagini e chat a dir poco imbarazzanti che avrebbero potuto creare seri problemi ad alcuni frati dei monasteri in cui avevano lavorato le stesse vittime“.

Destinatari della misura cautelare anche altre 4 persone, che, a titolo diverso, sia direttamente sia in concorso, su mandato di uno dei due sacerdoti, avrebbero camuffato una rapina nell’abitazione delle vittime ad Afragola allo scopo di sottrarre i telefonini all’interno dei quali erano memorizzati messaggi, chat e video compromettenti degli incontri a sfondo sessuale.

Le vittime hanno denunciato la rapina in parte tentata e in parte consumata, perpetrata con una mazza da baseball e un coltello dopo aver sfondato la porta di ingresso della casa delle vittime: “Dammi il telefonino sennò ti spacco la faccia e ti uccido“. Uno dei due telefoni che non era stato rapinato è stato recuperato dagli inquirenti che hanno potuto estrarre materiale pornografico dal contenuto inequivocabile.

Le stesse vittime hanno ricostruito in dettaglio le violenze subite: “Padre …, per mio tramite, ha sempre organizzato dei rapporti sessuali di gruppo, li organizzavo perché sennò non mi aiutava con il cibo, mi ricattava. Le richieste di questi incontri, di queste orge, avvenivano con messaggi a un mio amico. I ragazzi venivano invitati su app come Tinder o Ciao Amigos. Padre … aveva dei rapporti sessuali con ragazzi che poi pagavo con somme di denaro intorno ai 50 euro. In queste orge ero costretto anch’io ad avere rapporti sessuali, altrimenti non mi avrebbe più aiutato“.

A eseguire l’operazione i Carabinieri su mandato della Procura di Napoli Nord e ordinanza di custodia cautelare del Gip del Tribunale di Aversa. I militari dell’Arma hanno avvertito il vescovo della diocesi di Aversa, così come previsto dall’articolo 129 del codice penale. Informata anche la Santa Sede.

Come riporta ANSA.IT sono sei le misure cautelari in carcere del gip di NAPOLI Nord Caterina Anna Arpino (notificate dai carabinieri di Afragola ed emesse su richiesta del pm Cesare Sirignano e del procuratore Maria Antonietta Troncone della Procura di NAPOLI Nord) nell’ambito dell’inchiesta su episodi di violenza sessuale e su una rapina per tentare di coprire gli abusi. Il parroco della Basilica Pontificia di Sant’Antonio da Padova di Afragola (NAPOLI), padre Domenico Silvestro, è accusato di violenza sessuale; padre Nicola Gildi, 55 anni, all’epoca dei fatti ad Afragola e raggiunto oggi dai carabinieri di Casoria nel Convento di Santa Maria Occorrevole di Piedimonte Matese, in provincia di Caserta, è invece ritenuto responsabile di rapina aggravata in concorso e violenza sessuale. Poi ci sono i due autori materiali della rapina, Danilo Bottino, 20 anni, e Biagio Cirillo, che ne compie proprio oggi 19, il primo con precedenti, l’altro incensurato; Antonio Di Maso, 43 anni, accusato di avere fatto da intermediario tra il frate mandante e l’organizzatore della rapina. Ancora, l’organizzatore con cui il frate-mandante è entrato in contatto, Giuseppe Castaldo, 52 anni, come Di Maso imprenditore di Afragola. Castaldo, secondo gli investigatori, avrebbe anche avuto legami con la criminalità organizzata di Marigliano.

Il provvedimento cautelare è una misura disposta nell’ambito delle indagini preliminari, che potrà essere impugnata, gli indagati sono da considerarsi innocenti fino a sentenza definitiva.

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