giovedì, Novembre 21, 2024
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Troisi e Di Giacomo, Pianura Opera House omaggia due ironiche intelligenze napoletane

Troisi e Di Giacomo, due giganti del pensiero e della creatività napoletani. Sornione e apparentemente, solo apparentemente, distaccato il primo. Nostalgico e con la voglia di abbracciare tutte le età vissute da Napoli, ma con un occhio attentissimo alla realtà, il secondo. Due figure protagoniste del doppio appuntamento di giovedì 12 settembre 2024 a partire dalle 18:30 nell’anfiteatro del parco Attianese di Pianura, a Napoli, a ingresso gratuito.

I due eventi, parte della seconda edizione di Pianura Opera House, sono curati dal Teatro Stabile delle Arti Medioevali e rientrano nel programma della terza edizione di “Affabulazione. Espressioni della Napoli policentrica”, rassegna del Comune di Napoli finanziata dal Fondo Nazionale per lo Spettacolo della Direzione Generale Spettacolo del Ministero della Cultura.

“Universo Troisi” è un evento-ricordo che prova a raccontare l’ampiezza di Massimo Troisi, dalla cultura e dalla “parlata” di San Giorgio a Cremano, comune del napoletano, di cui era intriso, ai suoi esordi teatrali fino ai grandi riconoscimenti internazionali. In scena ci saranno Gian Maria Cervo e Roberto D’Avascio che dialogheranno con Costantino Punzo, attore e regista, direttore di compagnie amatoriali, fondatore con Massimo Troisi del Centro Teatro Spazio di San Giorgio a Cremano, e Pietro De Martino, vicesindaco e assessore alla cultura del Comune vesuviano. Un importante contributo arriverà dal Cile attraverso un messaggio di Antonio Skarmeta, il grande romanziere cileno autore de “Il postino di Neruda” che diede a Massimo la grande consacrazione internazionale: un fatto davvero eccezionale visto che il grande scrittore sudamericano rilascia sempre più raramente interviste e dichiarazioni.

Segue, alle ore 19:30, l’eccezionale performance di danza che omaggia l’acume intellettuale, l’ironia e la forza morale di Salvatore Di Giacomo. “Funneco verde”, sottotitolo “How Can I Say It”, con coreografia e concept di Luigi Aruta di Borderline che danza con il duo Sabrina De Luca e Loris Vestuto accompagnati dalla voce di Nunzio Cristiano. Lo spettacolo nasce dal desiderio di esplorare le possibilità narrative del corpo intorno al tema dell’identità, una possibilità da intendere come spazio-tempo di autoconoscenza tra le esperienze. Agito, vissuto e percepito si incontrano, si scontrano, si oppongono e si liberano nell’emotività del corpo, probabilmente l’unico dispositivo funzionale al racconto dell’incomunicabile. Il processo di creazione di “Funneco verde”, in particolare, è stato inteso come un viaggio esplorativo tra sé e sé, dove l’altro è uno specchio retrospettivo e la danza è un rituale incantatorio disegnato per esplorarsi, riconoscersi, accettarsi, reinventarsi e rinnovarsi tra vulnerabilità e fragilità soggettive, dentro immaginari filo-esoterici che abitano il confine tra predestinazione e l’autodeterminazione.

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