Scontri durante Napoli Palermo, ci verrebbe da pensare “non dite che non vi avevamo avvisati…“. Quello che è accaduto dall’intervallo della gara di Coppa Italia, l’avevamo abbondantemente previsto e messo nero su bianco in questo articolo.
La Cronaca – Gli ultras del Palermo entrano nel settore ospiti del “Maradona” durante l’intervallo, dopo meticolosi controlli da parte della Polizia di Stato. Le “danze” si aprono con l’ingresso dal varco superiore del settore con lancio di torce e petardi. Questi ultimi vengono indirizzati anche nella Curva A inferiore, dove si sono famiglie e coppie, non certo ultras.
Ovviamente i gruppi della Curva A superiore reagiscono a questa provocazione con altrettante torce e petardi, colpendo più volte il gruppo di ultras rosanero e rischiando anche di incendiare le pezze dei tifosi palermitani.
Con diversi minuti di ritardo, torna una calma apparente e il match in campo riprende. Ma cori ed esplosioni continuano per tutta la ripresa da entrambe le parti. Anche dalla Curva B si levano cori contro i tifosi ospiti.
Con quanto è accaduto al “Maradona” è stata sancita la parola fine ad ogni tipo di rapporto tra le due tifoserie, troppo ingombranti le amicizie con gli ultras romanisti (per il Palermo) e con quelli catanesi (per il Napoli). Ma si poteva evitare tutto ciò? Sicuramente. Il Casms avrebbe dovuto avere tutti gli elementi (analizzati anche da noi nell’articolo di due giorni fa) per poter vietare la trasferta dei tifosi rosanero a Napoli, ma ciò non è accaduto e questa sera abbiamo dovuto scrivere di cronaca, di incidenti e non solo del pallone che rotola sul prato verde.
Eppure in occasione di Juventus Napoli, sempre il Casms, aveva sollecitato il Prefetto di Torino, a poche ore dalla gara, a chiudere il settore ospiti dello JStadium ai residenti di Napoli e provincia, sulla base di elementi che ancora oggi fatichiamo a comprendere.
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