lunedì, Ottobre 14, 2024
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Camorra, Bruciata auto di una coppia per costringerla a lasciare la casa: boss scarcerato riorganizza clan Casalesi, 14 arresti

Dopo 23 anni di detenzione in carcere, appena uscito ha tentato di riorganizzare il clan e riaffermare il controllo criminale del territorio, attraverso estorsioni e minacce.

In un caso, il gruppo criminale si è impegnato a risolvere una controversia abitativa nata con una giovane coppia che si rifiutava di liberare l’appartamento nel quale vivevano in affitto, e alla quale è stata data alle fiamme l’auto.

È uno degli episodi ricostruiti nell’ambito delle indagini eseguite dai carabinieri del Nucleo investigativo del Comando provinciale di Caserta e coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli, culminate oggi nell’esecuzione di un’ordinanza emessa dal gip del Tribunale di Napoli nei confronti di 14 persone (9 sottoposte a custodia cautelare in carcere e 5 agli arresti domiciliari), indagate a vario titolo per associazione per delinquere di tipo mafioso, estorsione, incendio, detenzione di armi e ricettazione.

Le indagini, avviate a settembre 2022 e concluse a fine giugno 2023, hanno permesso di documentare le attività che hanno coinvolto affiliati al clan camorristico dei Casalesi, di diverso spessore, attualmente attivi nei territori di Grazzanise, Santa Maria la Fossa, Vitulazio, Capua, San Tammaro, Santa Maria Capua Vetere, Casal di Principe e nei comuni limitrofi.

Tra gli odierni destinatari del provvedimento spicca di rilievo la figura di uno storico appartenente al gruppo Schiavone che, scarcerato a luglio 2022 dopo un lungo e ininterrotto periodo di detenzione iniziato nel marzo del 1999, nonostante fosse sottoposto prima alla libertà vigilata e poi alla sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno, si è da subito adoperato per riorganizzare il gruppo criminale e affermare il proprio controllo del territorio.

Avvalendosi di persone di fiducia, tra cui anche dei parenti, lo storico affiliato al clan dei Casalesi fazione Schiavone ha posto in essere estorsioni ai danni di imprenditori e una tentata estorsione ai danni di una giovane coppia per costringerli a liberare l’appartamento nel quale vivevano in affitto, culminata nell’incendio della loro auto.

Dalle indagini è emerso inoltre come il gruppo criminale tentasse di accaparrarsi la gestione di attività commerciali attraverso le quali reimpiegare proventi illeciti, e avesse ottenuto una tangente sulla compravendita di un capannone commerciale del valore di oltre 1 milione di euro. è stata fatta luce anche l’attività di ricettazione di mezzi d’opera e materiali da cantiere. Nel corso delleindagini sono stati restituiti ai legittimi proprietari diversi autocarri e mezzi agricoli trovati dai militari subito dopo i furti, dal valore stimato complessivamente in circa 40mila euro). Le indagini hanno infine consentito di acclarare la disponibilità di armi da parte del gruppo criminale.

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