“Oggi, in Commissione, si è discusso un tema cruciale con una superficialità inaccettabile: la sicurezza dei Campi Flegrei, una delle aree vulcaniche più pericolose al mondo. La gestione del rischio, che dovrebbe essere una priorità assoluta per tutelare i cittadini, continua a essere trattata in maniera insufficiente e priva di una visione incisiva per il futuro“.
Queste le parole della consigliera indipendente Marì Muscarà, che da anni si batte per una legislazione adeguata in tema di inedificabilità nelle aree a rischio bradisismico.
“Ho presentato una legge per vietare nuove costruzioni nei Campi Flegrei, ispirandomi alla normativa già esistente sul Vesuvio, ma per quattro lunghi anni è stata ignorata. Solo di recente, dopo la pressione del Ministro Musumeci, la Regione è stata costretta ad agire, ma l’ha fatto con misure parziali e inefficaci” , ha detto Muscarà. La consigliera ha spiegato come la Giunta regionale abbia escluso dalle aree di massima attenzione gran parte della zona rossa, limitando le restrizioni edilizie a un’area ben più piccola.
“Questo approccio non tiene conto della reale portata del rischio e, ancor peggio, permette la ricostruzione di edifici abbattuti nella stessa area vulnerabile. È un errore gravissimo. I miei emendamenti, che vietano la ricostruzione sia in area rossa che in area gialla, sono stati bocciati“. Muscarà ha sottolineato con preoccupazione che la zona rossa comprende circa 500.000 persone, una cifra che renderebbe impossibile un’evacuazione completa e tempestiva entro le 72 ore previste.
“La sicurezza della nostra popolazione non è un’opzione, ma un obbligo. Purtroppo, questa Giunta ha preferito adottare misure che non proteggono pienamente i cittadini e che continuano a favorire le edificazioni nella stessa area, seppur limitate. Ho scelto di astenermi sul provvedimento finale – ha spiegato – non perché non abbia elementi positivi, ma perché manca una protezione completa. La Regione Campania ha avuto l’opportunità di agire con prontezza e lungimiranza, senza attendere richiami dal governo centrale. Ha scelto invece di non farlo, ignorando l’importanza della prevenzione in un territorio splendido quanto pericoloso; avrebbe potuto mostrare più coraggio, ma evidentemente i patti con i sindaci, non consentivano ciò!“.
La consigliera Muscarà rinnova il suo appello alla Giunta affinché riprenda in mano la questione con la serietà e l’urgenza che merita, evitando che l’inadeguatezza delle decisioni politiche di oggi si traduca in una tragedia domani.
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