Si è ripetuto alle 17.43 il prodigio della liquefazione del sangue del Santo patrono di Napoli, San Gennaro. L’avvenuta liquefazione del sangue contenuto nell’ampolla è stata annunciata da monsignor Vincenzo De Gregorio, abate della Cappella di San Gennaro.
Il sangue del santo, contenuto in una ampolla e custodito nella teca all’interno della Cappella, nella chiesa cattedrale di Napoli, si scioglie in tre diverse occasioni.
La prima di queste è il sabato che precede la prima domenica di maggio, quando le reliquie del santo furono traslate da Pozzuoli a Napoli; la seconda è il ‘miracolo’ del 19 settembre, anniversario della decapitazione del vescovo di Benevento; la terza è quella che cade il 16 dicembre: quel giorno, nel 1631, durante l’eruzione del Vesuvio, il sangue si sciolse fermando la lava oramai alle porte della città di Napoli che altrimenti sarebbe stata distrutta.
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