Oltre 500 indagati, un giro di affari di 4 milioni di euro: nel Casertano sgominata un’organizzazione che truffava le compagnie assicurative.
I carabinieri del nucleo investigativo di Aversa e del Nas hanno eseguito 23 misure cautelari emesse dal gip del tribunale di Santa Maria Capua Vetere su richiesta della procura sammaritana nei confronti di individui ritenuti responsabili di diversi reati tra cui associazione per delinquere finalizzata alla commissione di truffe ai danni di compagnie assicurative.
L’organizzazione operava tra le province di Napoli e Caserta producendo migliaia di certificati medici falsi per ottenere rimborsi non dovuti dalle compagnie.
La Procura aveva chiesto inizialmente 54 misure cautelari ma dopo gli interrogatori del gip eseguiti sulla base della cosiddetta Legge Nordio sono stati emessi 23 provvedimenti cautelari. A 17 indagati è stata anche contestata l’associazione a delinquere finalizzata alle truffe. La base operativa del gruppo era stata localizzata a Casal di Principe dove operava un falso fisioterapista con tanto di centro per i trattamenti che è stato sequestrato.
In totale i Nas hanno scoperto e sequestrato altri tre centri diagnostici tra Caserta e Napoli dove venivano attestate false lesioni e falsi trattamenti terapeutici per raggirare le assicurazioni. Le apparecchiature sequestrate in uno dei centri diagnostici sono state donate all’ospedale San Giuseppe Moscati di Aversa.
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