A Tufino (Napoli) nella casa dove lo scorso 14 dicembre è morta la piccola Alessandra (4 anni), sono arrivati i Carabinieri del Ris.
Troppo elementi non concordano con la versione fornita dagli zii della cadute dalle scale della bambina, così la Procura di Nola e i Carabinieri della locale Compagnia hanno chiesto l’intervento del reparto scientifico dell’Arma. L’abitazione, posta sotto sequestrato da quando è avvenuta la morte della piccola, è stata analizzata in ogni dettaglio per cercare elementi utili alle indagini.
Come si legge su numerose fonti di stampa l’esito dell’autopsia non avrebbe messo in evidenza traumi compatibili con la caduta dalla scala a chiocciola, ma invece sarebbero emersi altri aspetti, come la malnutrizione e una bruciatura sul corpicino. Elementi che hanno vieppiù allarmato gli inquirenti.
Alessandra era stata affidata ad una cugina del padre, attualmente la donna e il suo compagno sono indagati mentre i figli della coppia sono stati collocati in casa famiglia.
Intanto attraverso il suo legale, la mamma di Alessandra, chiede chiarezza e giustizia e soprattutto non si da pace sul motivo per cui la sua bambina, che nel periodo delle festività natalizie avrebbe dovuto riavvicinare seguendo un percorso dettato dai Servizi Sociale, sia stata affidata a dei parenti che nella sostanza, a suo dire, erano degli sconosciuti.
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