mercoledì, Gennaio 8, 2025
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“We Love Enzo” Napoli rende omaggio ad Enzo Moscato trasformandosi in un palcoscenico diffuso

Napoli rende omaggio a Enzo Moscato trasformandosi in un palcoscenico diffuso: dall’11 gennaio al 1° febbraio, la terza edizione di We Love Enzo celebra il genio di un maestro che ha segnato profondamente il teatro contemporaneo.

Oltre a Sala Assoli, storica casa teatrale di Moscato, che il 13 gennaio, a un anno dalla sua scomparsa, sarà intitolata Sala Assoli-Moscato, l’omaggio si estende a tutta la città e alla regione, coinvolgendo una rete di teatri che hanno nutrito e continuano a incarnare il suo spirito: dalle Officine del Teatro di San Carlo al Teatro di Napoli – Teatro Nazionale, dal Teatro Nuovo al Teatro Elicantropo, dal TIN – Teatro Instabile Napoli all’Avanposto Numero Zero, fino al Nest di San Giovanni a Teduccio, al Teatro Karol di Castellammare di Stabia e al Teatro Pasolini di Salerno. Un tributo corale che attraversa luoghi simbolici e spazi indipendenti, specchio autentico di un percorso unico, capace di intrecciare la grande scena con le anime più intime e ribelli del teatro napoletano.

Claudio Affinito, curatore della rassegna, scrive: «We Love Enzo è il nostro modo di continuare a dialogare con lui, attraverso quella Parola che ci ha insegnato a rispettare e reinventare. Napoli, musa e teatro per Enzo, diventa protagonista di un omaggio che trasforma ogni spettacolo in un atto di memoria e restituzione. La sua arte, travolgente come un’esplosione di emozioni, continua a vivere in noi, ricordandoci la forza della sua visione e della sua parola. We Love Enzo è la risposta al bisogno di lui che non smette di accompagnarci».

Il progetto si inaugura l’11 e 12 gennaio alle Officine San Carlo con Signurì Signurì, diretto da Cristina Donadio e Luca Trezza, un’indagine su servilismo e potere ispirata a La Pelle di Curzio Malaparte.

Il 13 gennaio – a un anno dalla scomparsa di Enzo Moscato – inizia alla Sala Assoli una giornata di festa dedicata allo spirito dell’artista, segnando l’inaugurazione della Sala Assoli-Moscato con una nuova insegna che suggella il legame tra luogo e artista. In memoria di Moscato e del costumista Tata Barbalato, sarà esposto un sipario di carta ideato da quest’ultimo, che accompagnerà gli eventi previsti. In programma: la mostra We Love Enzo in foto e senza, la proiezione del cortometraggio Con Enzo – elegia di Mario Martone, e Compleanno, performance con Giuseppe Affinito seguita dalla proiezione dell’opera, che celebra l’assenza intrecciando parole, suoni e immagini.

Il 14 e 15 gennaio, Giovanni Ludeno porta in scena alla Sala Assoli S-Enz, prodotto da Casa del Contemporaneo con testi di Moscato, musiche di Massimo Cordovani e la collaborazione di Roberto Cyop.

Dal 16 al 17 gennaio, al Teatro Avanposto Numero Zero, Borde(r)lline di Emilio Massa esplora marginalità e identità; mentre il 15 e 16 gennaio al Teatro Pasolini di Salerno e il 18 e 19 al Teatro Nuovo di Napoli, Scannasurice, diretto da Carlo Cerciello e interpretato da Imma Villa, affronta l’incompletezza attraverso la figura del femminiello.

Insieme al Teatro di Napoli – Teatro Nazionale, la Compagnia Teatrale Enzo Moscato e Casa del Contemporaneo presentano, il 20 gennaio, in Sala Assoli, le mise en éspace dei progetti finalisti del Premio Enzo Moscato, concorso ideato e dedicato a giovani artisti e compagnie under 35. La giuria composta da Giuseppe Affinito, Roberto Andò, Costanza Boccardi, Cristina Donadio, Stefania Maraucci, Angelo Montella, Fabrizia Pompilio, Pasquale Scialò, Imma Villa, ha ammesso alla fase finale i seguenti lavori: Trianon, regia di Simona De Sarno; Orfani anime da Orfani veleni, regia di Alessio Palumbo, Deborah Di Francesco e Broken Hearts Club Band; Orfani veleni, regia di Davide Cristiano. Il progetto vincitore del Premio verrà finanziato con un sostegno economico, sarà seguito con un tutoraggio produttivo e programmato per 6 recite al Ridotto del Teatro Mercadante nel corso della stagione 2025-26.

Il 21 gennaio, ore 20.30, al Teatro Mercadante, sarà proiettato gratuitamente Dadapolis di Carlo Luglio e Fabio Gargano, ispirato al libro di Fabrizia Ramondino e Andreas Friedrich Müller, che regala una delle ultime apparizioni di Moscato.

Il 23 e 24 gennaio, al Teatro Elicantropo, Spiritilli e altri movimenti, con Annalisa Arbolino, Liliana Castiello, Carlo Gertrude, Michele Ferrantino, Fiorenza Raimondi, diretto da Costantino Raimondi, che fonde affabulazione e magia della poetica moscatiana.

Il 25 e 26 gennaio, in Sala Assoli, Lalla Esposito porta in scena Modo Minore, prodotto da Casa del Contemporaneo, con progetto e direzione musicale del maestro Pasquale Scialò; sul palco i musicisti Paolo Cimmino, Antonio Colica, Antonio Pepe e Antonio Ottaviano (replica il 31 gennaio al Teatro Karol di Castellammare di Stabia). Le serate ad Assoli si apriranno con lo speciale omaggio degli alunni delle sezioni D ed E della scuola dell’infanzia Madonna Assunta di Napoli con Il porto di Toledo.

Il 28 e 29 gennaio, al Teatro Instabile Napoli, Gino Curcione con Enza Di Blasio presenta Cartesiana, diretto da Gianni Sallustro, un intreccio di poesia e teatralità visionaria.

Tonino Taiuti chiuderà il mese al Teatro Nest con Play Moscato, ancora una produzione di Casa del Contemporaneo, in scena il 31 gennaio e il 1° febbraio.

Inoltre, a febbraio 2025, sarà pubblicato il volume Le scritture del Grande Infante (Cronopio), con saggi sull’opera e la vita di Moscato a cura di Maurizio Zanardi, Matteo Palumbo, Antonia Lezza, Gerardo Guccini e Antonio Latella, in appendice alcuni scritti inediti di Moscato.

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