Non ha saputo spiegare le ragioni del suo gesto Rosa Vespa, la 51enne accusata del rapimento di una neonata portata via martedì scorso dalla clinica “Sacro Cuore” di Cosenza.
La donna ha risposto al gip in sede di udienza di convalida, escludendo qualunque responsabilità del marito, il 43enne Aqua Moses, nel rapimento della neonata. La donna, assistita dall’avvocato Teresa Gallucci, ha raccontato di aver finto una gravidanza per 9 mesi ingannando anche il marito e ha precisato di non aver voluto fare del male a nessuno.
Su quanto da lei commesso non ha saputo darsi una risposta logica, mentre sulla dinamica dell’accaduto ha fornito alcuni particolari sui quali proseguono le indagini. L’avvocato Teresa Garritano a LaPresse ha fatto sapere di aver chiesto l’applicazione di una misura meno afflittiva rispetto alla custodia in carcere, per la quale il gip si è riservato di decidere, e l’autorizzazione a sottoporre la 51enne a una visita in carcere da parte di un medico specializzato in psichiatria, richiesta alla quale il pm non si è opposto.
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