“Si parla tanto di turismo low cost come se fosse un problema, ma ci chiediamo: quanto dovrebbe pagare una famiglia o un gruppo di ragazzi per un viaggio di due ore? 100 euro a persona? In un periodo economico difficile rendere i viaggi accessibili significa permettere a tutti di vivere esperienze senza dover spendere cifre esagerate. Noi organizziamo viaggi in bus con professionalità e rispetto per le persone, garantendo sicurezza e comfort a prezzi onesti. A tutti“.
Lo scrive sui social l’agenzia Viaggi in bus di Angri (Salerno) parlando di “vergognosa strumentalizzazione di quanto accaduto a Roccaraso” nello scorso weekend e nei giorni a seguire.
L’agenzia, che precisa che “il 26 gennaio i nostri bus erano altrove e non a Roccaraso” e che organizza gite in giornata in montagna in diverse località, evidenzia: “Invece di puntare il dito contro una città o una popolazione, bisogna iniziare a parlare della vera questione: la totale disorganizzazione turistica. Dove devono parcheggiare i bus? Ogni volta che arriviamo a Roccaraso le regole cambiano: un giorno ci mandano a via Napoli, un altro a Castel di Sangro, un altro ancora in mezzo al nulla. In tanti anni di turismo, mai un’area attrezzata e ben gestita per i pullman. Non esiste un’area adeguata per la gestione dei flussi turistici”. Un problema è rappresentato anche dai “prezzi alle stelle” a cui non fanno da contraltare servizi adeguati.
“Negli ultimi anni i costi sono aumentati, ma l’organizzazione – si legge nel post – è rimasta pessima. Si chiedono cifre elevate senza offrire un’adeguata accoglienza ai turisti”. Ad esempio viene citato il “rincaro assurdo delle navette per raggiungere Aremogna e Pizzalto”. “Ogni popolo ha persone civili e meno civili, non dipende dalla provenienza geografica. Il problema non sono i turisti, ma chi non sa gestire l’accoglienza e sfrutta il turismo solo per fare cassa. Noi continueremo a lavorare con professionalità, offrendo un turismo organizzato, accessibile e rispettoso. Ma vogliamo che anche le località turistiche – conclude il post – inizino a fare la loro parte, migliorando i servizi e smettendo di speculare sui visitatori”.
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