“Ho rafforzato la procura in questo settore e, in un anno, sono state triplicate le demolizioni, arrivando a 171 edifici demoliti. Non stiamo parlando di stanze abusive, ma di palazzi a tre piani, di 300, 400 o 500 metri, quadrati costruiti nei Campi Flegrei, in totale assenza di qualsiasi norma”.
Lo dice il procuratore capo di Napoli, Nicola Gratteri, intervenendo alla presentazione del Rapporto Ecomafie di Legamebiente.
“Il progetto ‘tolleranza zero’ sulle demolizioni – evidenzia – ha destato qualche mal di pancia nella citta’, fuori dalla citta’ e anche nelle istituzioni. Io non mi scompongo, ho combattuto i peggiori ndranghetisti nell’Aspromonte, figuriamoci se mi preoccupo di qualcuno che puo’ avere qualche mal di pancia per questo motivo”.
Gratteri sottolinea come il reato di abusivismo edilizio e di inquinamento ambientale “non possa essere considerato di serie B, ma dev’essere alla pari del traffico di droga. Ci vuole la stessa attenzione la stessa sensibilita’, la stessa energia”.
Il capo della procura napoletana si chiede poi “dov’erano negli anni scorsi i sindaci, le forze dell’ordine e i magistrati mentre si costruivano edifici abusivi. Vi siete voltati dall’altra parte?”
“Ora vi lamentate perche’ sono andato dal presidente della Giunta regionale – fa notare – a chiedere i soldi per le demolizioni. Il sindaco della Citta’ metropolitana dice ‘non tocca a noi dare soldi e non e’ previsto’, i sindaci dicono ‘non abbiamo soldi’, quindi ho chiamato De Luca e gli ho detto che servivano 5 milioni per demolire nei Campi Flegrei. Lui mi ha risposto ‘ne abbiamo quanti ne volete’. Quando si è determinati e si sta dalla stessa parte, queste cose si possono fare”.
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