Meno omicidi, ma più reati commessi da minori. E’ il quadro che traccia il questore di Napoli, Maurizio Agricola, nel suo discorso per la Festa della Polizia, nella cornice del Museo ferroviario di Pietrarsa.
“Non possiamo sottacere il grave fenomeno della devianza minorile. Pur al di fuori della logica camorristica, sono sempre più frequenti risse, con accoltellamenti, ferimenti con armi da fuoco, a volte sfociati in drammatici omicidi, perpetrati per futili motivi e quasi sempre nel contesto dei momenti della movida serale o del fine settimana, nei luoghi, perciò, di grande aggregazione giovanile”, evidenzia Agricola.
“Gli arresti a carico di minori nel 2024, operati dalla Polizia di Stato sono stati 258, con un trend pari a un più 49% rispetto al 2023, così come più di 510, tra armi bianche e da sparo, sono stati i sequestri. Un altro dato che deve far riflettere è che il numero di episodi con armi da fuoco commesso da giovanissimi è aumentato del 45%, con un picco nel secondo semestre del 2024. Il cosiddetto decreto Caivano ha introdotto nuove misure per contrastare la devianza giovanile ed il degrado sociale. La Questura di Napoli ha emesso 54 provvedimenti in forza delle modifiche apportate tra divieti di accesso ai locali pubblici e avvisi orali. Così come altrettanto tempestiva è stata la risoluzione degli eventi più drammatici ed allarmanti, questo a dimostrazione di una capacità di lettura di queste fluide dinamiche delittuose da parte delle nostre strutture investigative”.
Nel corso del 2024, poi, sono state registrate 92 ‘stese’ (raid armati con spari in aria o contro edifici a scopo dimostrativo e intimidatorio, ndr.) a fronte delle 59 del 2023, un fenomeno concentrato prevalentemente in città a Napoli.
“Esse costituiscono una ostentazione del potere criminale in un determinato territorio, simboleggianti la contrapposizione di gruppi delinquenziali per la riaffermazione del controllo – rileva il questore – gruppi, la cui composizione, in una osmosi di reciproca alimentazione, vede, a volte, la saldatura tra contesti strutturati di natura camorristica e forme di devianza minorile”.
Sul fronte delle morti violente, in provincia di Napoli è in calo il numero: “Il fenomeno degli omicidi ha fatto registrare un decremento dal 2015 al 2024 del 60%, passando da 72 eventi delittuosi a 28, con una risoluzione e individuazione dell’autore, per l’anno 2024, in 17 casi accertati”, i dati forniti dal questore.
La sicurezza pubblica, poi, “va declinata nelle sue varie forme” e “un primo aspetto è sicuramente l’ordine pubblico, bene fondamentale alla cui tutela siamo direttamente chiamati, su cui, recentemente, ha influito da un lato una instabilità internazionale che ha avuto riverberi sul comune vivere pubblico, dall’altro le diverse conflittualità sociali ed economiche, determinando, in conseguenza, numerose dimostrazioni di piazza che hanno interessato l’intera provincia di Napoli”, e 4.425 sono state le ordinanze emesse nell’anno 2024 con un incremento del 30% rispetto all’anno precedente, tenute soprattutto nel capoluogo campano in concomitanza anche a grandi appuntamenti istituzionali quali i tre G7, Esteri, Difesa, Cultura e il vertice del Partito Popolare Europeo.
“Le forze di polizia, impiegate a garantire la legalita’ e la liberta’ di manifestazione, sono state percepite, purtroppo e troppo spesso, sia pur erroneamente, come una controparte – rileva Agricola – da qui, il necessario e difficile equilibrio professionale per riuscire a bilanciare sicurezza collettiva ed esercizio delle liberta’ individuali: ci e’, infatti, rigorosamente richiesta sia la sensibilita’ a sopportare toni provocatori ed a contenere le tensioni e sia l’intelligenza pratica di comprendere, tempestivamente, quando bisogna intervenire per porre un limite a tutela della legalita'”.
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