Durante la nuova tramissione de “La Bussola, Oltre il 90°”, condotta da Giovanni Moccia, è intervenuto Maurizio De Giovanni, noto scrittore e sceneggiatore italiano.
Sulla stagione disputata dagli azzurri e dove il Napoli può migliorarsi
“Il Napoli ha fatto una stagione tutt’altro che criticabile. Sostanzialmente un’annata in linea con gli obiettivi, ma senza grandi picchi. La società poteva fare di più? Probabilmente, ma il gap con la Juve non si sarebbe potuto colmare. Questa distanza con la Juve l’hanno tutti, nonostante gli investimenti. Quello che rimprovero alla società è sicuramente la distanza della squadra dalla città. Il Napoli si allena in un’altra provincia ma soprattutto non ci sono uffici, non c’è sede. Tutto è a Roma presso gli uffici della Filmauro. Inoltre mancano le presentazioni dei calciatori ormai da anni.
Il campionato è finito a dicembre e il divario dalla Juventus non è stato più ripreso. I bianconeri godono di una sudditanza da parte del mondo arbitrale ma è altrettanto vero che sono comunque i più forti. Al Napoli si chiede di giocarsela. A gennaio sono stati fatti due grossi errori con le cessioni di Hamsik e Rog. Avere soltanto due centrocampisti centrali, complice anche l’infortunio di Diawara, è stato penalizzante. Per Ancelotti un anno zero, ha avuto la possibilità di valutare l’intera rosa e crede di poterla migliorare. Il tecnico non è assolutamente venuto qui per delapidare tutta la sua storia. Il prossimo sarà il primo vero anno del tecnico di Reggiolo, dove, è bene sottolineare, proverà a fare un mercato comunque rispettando le possibilità economiche del club”.
Su Insigne
“Mi auguro e spero ci possa essere interesse sia da parte di Insigne che da parte del Napoli di prolungare il rapporto. Lorenzo è molto forte ma atipico. È un calciatore chiamato a fare la differenza. Andare a provare altri palcoscenici lo metterebbe davanti ad una forte responsabilità. Non so se è pronto per questo salto. Al Napoli può dare ancora molto ma è chiamato a reggere decisamente meglio la pressione. I tifosi del Napoli non meritano che il proprio capitano abbandoni la squadra nei momenti di difficoltà. I napoletani, nonostante le critiche mosse dal calciatore alla severità della tifoseria, a modo loro, hanno saputo perdonargli anche gesti eclatanti”.
In chiusura una considerazione sulle parole di Aurelio De Laurentiis al forum del Corriere dello Sport riguardanti il tifo organizzato
“È in atto un equivoco. Non bisogna fare di tutta l’erba un fascio. Ci sono dei gruppi organizzati che hanno delle loro opinioni e le esprimono sopra le righe. Grande parte del tifo è quella che appartiene a noi, quella che segue il Napoli dovunque. Noi stessi quindi rischiamo di essere penalizzati dalla spaccatura tra la società e dei piccoli gruppi isolati. Non bisogna fare confusione”.
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