venerdì, Novembre 22, 2024
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Arrestato per uno striscione contro Salvini: “Clima pesante”

Appende uno striscione e comincia la sua protesta contro Salvini: attivista di un centro sociale “anticapitalista” viene arrestato e denunciato.

Ormai, le vicende legate agli striscioni di protesta contro Salvini, sono al centro dell’attenzione della cronaca. Tra proteste e rimozione coatta degli striscioni, c’è stato anche un arresto. Umberto Fazzi ha 71 anni ed è un attivista del circolo Iskra, un centro sociale “anticapitalista” di Viareggio. Intervistato dai giornalisti di Open, ha raccontato che il 14 maggio scorso è stato denunciato dalla Polizia dopo aver esposto uno striscione a un comizio del vicepremier e Ministro dell’Interno Matteo Salvini in visita a Carpi.

L’uomo ha raccontato a Open che:

«In tre sono saliti sul tetto, mi hanno preso da dietro, mi hanno stretto per il collo e infine mi hanno ammanettato. Poi sono stato portato in Questura dove sono rimasto fino alle 11 di sera. Sul verbale hanno persino omesso di avermi messo le manette ai polsi ma molti l’hanno visto».

Ha aggiunto che:

«Il clima è pesante, puoi essere fermato e indagato solo perché hai liberamente espresso un’opinione. C’è da preoccuparsi, Salvini sta cavalcando questa aria razzista e tanti gli danno ragione».

Gli viene contestato il reato di:

«grida e manifestazioni sediziose»

e avrebbe infranto l’articolo 654 del codice penale. Umberto Fazzi sarebbe salito sul tetto di uno stabile, di fronte al palco sul quale ha parlato il leader leghista, esponendo uno striscione e impugnando un megafono.

Durante l’intervista a Open, Fazzi ha precisato che:

«Quelle parole non erano rivolte direttamente a Salvini, parlavano di diritti negati, violenza ai migranti, guerra e diseguaglianze. Parlavo di “fascismo monopolistico di Stato”, di “servi e burattini della cricca istituzionale”. Era rivolto alla politica che lui porta avanti in modo razzista ma non gli ho mai detto né fascista né ho pronunciato insulti. Altri, invece, mi hanno offeso dicendomi “scemo scemo”».

Il leader del “carroccio” Matteo Salvini, non ha tardato a dire la sua sulla vicenda:

«A me non ha danno alcun fastidio striscioni, fischietti o chi canta Bella Ciao ma almeno siate intonati. Un sorriso allunga la vita, una cantata allunga la vita. Mi fa simpatia chi nel 2019 crede ancora nella bandiera rossa, nella falce e nel martello»

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