Dopo alcune ore c’è un quando più chiaro di quanto avvenuto sabato sera ad Afragola con il ferimento di Raffaele e Vincenzo Sepe, rispettivamente padre e figlio di 44 e 17 anni.
Il bilancio della sparatoria poteva essere ben più pesante perché i proiettili sono stati sparati nel bel mezzo della processione per Sant’Antonio, con centinaia di fedeli in strada. Ma andiamo con ordine. Nei dintorni di via Francesco Russo, padre e figlio, secondo i Carabinieri, si sarebbero recati presso dei cittadini africani per risolvere delle questioni, ancora in fase di approfondimento. Ma la situazione sarebbe velocemente degenerata e ne sarebbe scaturita una violenta rissa, con Raffaele Sepe colpito con diverse coltellate all’addome e al torace.
A quel punto, padre e figlio sarebbero battuti in ritirata scappando sul loro scooter, ma un gruppo di extracomunitari li avrebbe inseguiti e uno di loro avrebbe aperto il fuoco, colpendo Vincenzo Sepe, ma non gravemente. Però, le condizioni del padre, avrebbero indotto il figlio a rallentare, questo avrebbe incoraggiato gli extracomunitari ad avvicinarsi, continuando sembra anche a sparare. Quasi disperato, Vincenzo Sepe avrebbe tentato una mossa folle, ovvero lanciarsi nella processione per Sant’Antonio che stava per sopraggiungere.
Quindi, in sella allo scooter, avrebbe puntato la processione, scatenando il caos. Una mossa disperata, che ha fatto desistere il gruppo di africani nel terminare la loro azione. Poi, dopo alcuni metri, padre e figlio stremati si sono accasciati in strada in via Francesco Russo. In pochi minuti sono arrivati i soccorsi e i Carabinieri della Compagnia di Casoria e della stazione di Afragola.
I due feriti sono stati trasportati al Pronto Soccorso dell’Ospedale San Giovanni di Dio di Frattamaggiore. Raffaele Sepe in codice rosso, perché le coltellate subite all’addome e al torace avrebbero toccato anche alcuni organi. Meno gravi invece le ferite riportate da Vincenzo Sepe. Poco dopo questo caos, nel pronto soccorso di Villa dei Fiori ad Acerra, si è presentato un cittadino africano, Ekuebran Don Dekpo, 20 anni, con ferite da arma da taglio agli arti superiori. Lui avrebbe riferito di essere stato vittima di un tentativo di rapina. Ma i Carabinieri avrebbero immediatamente scoperto il suo coinvolgimento nei fatti accaduti ad Afragola. Il 20enne originario del Togo è stato arrestato con l’accusa di tentato omicidio. Ma per gli investigatori, il giovane extracomunitario non avrebbe agito da solo.
Dopo il caos che si è generato, la processione per Sant’Antonio è stata sospesa.
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