Il nuovo questore di Napoli, Alessandro Giuliano, è figlio di Boris Giuliano, è stato reso orfano di padre nel 1979 da Cosa Nostra. Era capo della Squadra Mobile di Palermo quando fu ucciso da Leoluca Bagarella, cognato di Totò Riina.
Boris Giuliano
Ottimo poliziotto e innovativo come investigatore, ebbe un ruolo fondamentale nella lotta contro la mafia.
Utilizzò tecniche innovative e il suo grande operato portò a importanti svolte nella ricerca di prove per inchiodare gli aguzzini di Cosa Nostra. Rintracciò gli spostamenti di denaro, scoprendo il ruolo strategico che ricopriva la cupola mafiosa nel traffico di droga. Lavorò intensamente presso la Squadra Mobile di Palermo fino all’ultimo dei suoi giorni, il 21 luglio 1979.
Fu ucciso con sette colpi di pistola, alle spalle, mentre usciva da un bar. Il suo assassino era Leoluca Bagarella, cognato del boss corleonese Salvatore Riina, implicato in una serie di indagini a cui stava lavorando Giuliano.
Secondo molti osservatori, fu un onesto funzionario di polizia che nel suo ruolo fu una grande personalità delle istituzioni. La sua figura è stata interpretata da Ricky Tognazzi, per una fiction Rai dedicata alla sua memoria: “Il poliziotto dal volto umano“.
Alessandro Giuliano
Il figlio di Boris aveva già lavorato a Napoli tra il 1997 e il 1999, come funzionario della sezione Catturandi della Squadra Mobile. Sarà il successore di Antonio De Iesu, promosso a vicecapo della Polizia a Roma, al fianco di Franco Gabrielli. Il nome di Giuliano era circolato con insistenza in ambienti di polizia nei giorni scorsi insieme a quello di Alberto Francini, attualmente alla guida della questura di Catania e anche lui indicato tra i papabili per il ruolo di vertice della Questura. Si insiederà a via Medina sabato 1° giugno.