venerdì, Novembre 22, 2024
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PRIDE: Giugno è il mese dell’orgoglio arcobaleno

Per tutto il mese di giugno, la Campania si tinge di tutti i colori dell’arcobaleno. La vivace onda di manifestazioni per la conquista di diritti fara’ tappa nella città partenopea con il Mediterranean Pride, il 22 giugno. Altre manifestazioni invece si terranno a Salerno e Avellino nelle settimane precedenti.

L’Onda Pride

Ogni anno migliaia di persone invadono e colorano le strade di tante città italiane, portando in piazza speranza, fierezza e tanta voglia di manifestare per sé e per gli altri. Contraddistinta da vivacità e inclusione, la celebrazione dei diritti di persone socialmente esposte a violenze donne, migranti,  LGBT, disabili e anziani avvolgerà tutto lo stivale. L’Onda  nasce dalla volontà comune di mettere in rete le tante e diverse realtà per coinvolgere le istituzioni, i cittadini e le cittadine, familiari e vicini di casa in un grande sforzo unitario per affermare diritti, uguaglianza e visibilità per tutte le persone e tutte le famiglie e combattere ogni forma di discriminazione, a partire da quelle per orientamento sessuale e identità di genere.

Mai come ora è stato necessario esprimere un dissenso nei confronti della politica o della società che esclude e discrimina chiunque sia diverso nel modo di essere, vivere o amare.
Basti pensare ai recenti eventi che hanno colpito specifiche categorie di cittadini, ovunque sul suolo italiano. E’ chiaro che c’è ancora un ampio margine di miglioramento delle condizioni per chi vive ai margini della società, ma come è nato questo movimento? Questo desiderio di affermare sé stessi in modo così plateale?

Come Nasce il Pride

Quest’anno ricorre il 50° anniversario dei moti di Stonewell. Da cui sarebbe poi nata la vera e propria celebrazione dell’orgoglio gay per come la conosciamo. Questa rivolta nacque in risposta a una serie di violenti scontri fra gruppi di omosessuali e la polizia a New York. Il primo scontro avvenne la notte del 27 giugno 1969, quando la polizia irruppe in un bar gay di Manhattan. All’epoca, la polizia usava tutti i motivi che riusciva a escogitare per giustificare un arresto con accuse di “indecenza”, tra cui baciarsi, tenersi per mano, indossare abiti del sesso opposto o anche il semplice essersi trovati nel bar al momento dell’irruzione. Gli avventori dello Stonewall erano abituati a queste retate e il personale era generalmente in grado di riaprire il bar nella notte stessa o in quella seguente. I dettagli su come ebbe inizio la rivolta variano, ma secondo un resoconto, Sylvia Rivera, una donna transgender, colpì un agente dopo essere stata picchiata con un manganello. Comunque sia, la mischia si accese in mezzo alla folla, che presto sopraffece la polizia. Le schermaglie tra rivoltosi e polizia proseguirono fino alle 4 del mattino. Il terzo giorno di rivolta si svolse cinque giorni dopo la retata allo Stonewall Inn. In quel mercoledì, 1.000 persone si radunarono al bar e causarono gravi danni. La rabbia contro il modo in cui la polizia aveva trattato i gay nei decenni precedenti affiorò in superficie.

L’anno seguente, in commemorazione dei moti di Stonewall, il neonato GLF  (Gay Liberation Front) organizzò una marcia a cui 10.000 uomini e donne presero parte. Da allora il mese di giugno si commemorano quegli eventi come “la caduta della forcina che si udì in tutto il mondo“.

Orgoglio Napoletano

In Italia, il primo Gay Pride nazionale ufficiale si svolse nel 1994, a Roma. Arrivò a Napoli nel 1996 e poi, dopo 14 anni, nel 2010. Da “Jesce Sole” del 1996 si è passati “Alla Luce del Sole”, slogan condiviso da tutte le associazioni e organizzazioni locali: Arcigay Napoli, Arcilesbica Napoli, Famiglie Arcobaleno, ATN e nazionali.
Lo slogan di quest’anno è #LegittimiDiritti. Per sottolineare la necessità di avere tutti le stesse possibilità senza perdere la possibilità di divertirsi, celebrare e autodeterminarsi. La scelta di abbracciare colori e stravaganze, divergendo dalle convenzioni sociali o di genere, racchiude perfettamente la parola chiave di questo tipo di manifestazione: inclusività. Una parola che Napoli, una città tanto variegata dal punto di vista etnico e culturale, conosce bene e che manifesta con altrettanto orgoglio. Che ci si vesta di lustrini o in giacca e cravatta, la città accoglie e ama tutti nel rispetto del diverso.

Per seguire l’organizzazione di questa edizione è possibile seguire l’evento sulla pagina Facebook Ufficiale: QUI 
La lista dei Pride a livello nazionale: QUI.

Noemi Misurelli
Noemi Misurelli
Preferisco esprimermi con le immagini, ma quando arriva l'argomento giusto, scrivo qui!
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