venerdì, Novembre 22, 2024
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La natura si spegne: le lucciole sono sempre più rare

Sono ormai lontani i tempi in cui, tra i mesi di maggio e giugno, le lucciole illuminavano le nostre campagne, conferendo al paesaggio un’atmosfera fiabesca spettacolare. Questo fenomeno è diminuito dai primi anni ‘70, a causa di scelte ambientali non solo in Italia ma anche nel resto mondo. 

La scomparsa delle lucciole

Sebbene sia un peccato perdere l’occasione di assistere a una vista suggestiva come quella offerta dall’accoppiamento di queste magiche creature, la maggiore preoccupazione è data dalle cause della loro estinzione. La loro mancanza rappresenta un preoccupante feedback sulle condizioni del loro habitat naturale, minacciato da inquinamento luminoso, uso di pesticidi e contaminazione delle acque.

Come nasce la “magia”?

La bioluminescenza delle lucciole fa parte del loro rituale di accoppiamento: maschi e femmine emettono luce grazie all’ azione di due composti chimici, chiamati luciferina e luciferasiLa reazione innescata all’interno del loro addome provoca il rilascio di elettroni ed energia, che si manifesta con la luce affascinante che conosciamo.

I maschi emanano luce per brevi istanti, mentre le femmine riescono a illuminarsi per periodi più lunghi. La loro danza è una complessa sintonia a cui si dedicano interamente: tutte le loro energie vengono investite nel rituale di accoppiamento che si conclude con la fine di entrambi i partecipanti, con l’unico scopo di deporre un’adeguata quantità di uova altrettanto luminescenti. 

L’impatto dell’uomo sulla natura

L’inquinamento luminoso ostacola la magia dell’accoppiamento, rendendo vani i segnali luminosi e diminuendo le possibilità di ripopolare la specie in modo continuo. Nel caso in cui riescano a deporre le uova, le larve che nascono in autunno sono costrette ad affrontare innumerevoli difficoltà. Devono cibarsi di lumache e chiocciole, che vengono allontanate o avvelenate dai pesticidi, compromettendo la loro crescita.

Un fenomeno reversibile

Nel momento in cui variano le condizioni ambientali, le popolazioni di lucciole possono ritornare, così come è avvenuto di recente in alcune aree naturali urbane protette e nelle riserve statali. Il Corpo forestale dello Stato ne gestisce 130, riserve ricche di biodiversità. La tutela dell’ambiente si traduce in protezione della flora e della fauna, con conseguente miglioramento della salubrità. 

Per favorire il ritorno degli insetti luminosi e contribuire a migliorare anche il nostro habitat basterebbero alcune buone pratiche:

  • diminuire le fonti esterne di luce artificiale e di conseguenza l’inquinamento luminoso;
  • non utilizzare pesticidi, fitofarmaci e altri veleni;
  • ampliare le aree verdi e creare i prati delle lucciole;

Con un ambiente più salubre e adatto a questi speciali coleotteri, sarà possibile meravigliarci ancora con la loro danza.

Fonte: https://www.researchgate.net/publication/280839392_Impatto_dell’illuminazione_artificiale_sugli_organismi_viventi

Noemi Misurelli
Noemi Misurelli
Preferisco esprimermi con le immagini, ma quando arriva l'argomento giusto, scrivo qui!
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