di Pasquale Spirito – Si è tenuta presso il Teatro Mercadante la conferenza stampa di presentazione della terza edizione della rassegna di drammaturgia antica Pompeii Theatrum Mundi.
Pompeii Theatrum Mundi è un progetto quadriennale promosso dal Teatro Stabile di Napoli. Si tratta di una rassegna di drammaturgia antica che quest’anno metterà in scena ben quattro spettacoli:
- “La Tempesta”;
- “Edipo a Colono”;
- il “Satyricon”;
- “Il paradiso perduto. Leela”;
La stagione è stata annunciata da Luca de Fusco, direttore del Teatro Stabile di Napoli e regista de “La Tempesta”, e da Rimas Tunimas e Andrea de Rosa, rispettivamente registi dell’ “Edipo a Colono” e del “Satyricon”.
Gli spettacoli andranno in scena ancora una volta nella suggestiva cornice del Teatro Grande di Pompei.
La Tempesta
La regia de “La Tempesta” viene definita come rischiosa, rischiosissima da Luca de Fusco. In quello che lo stesso regista non esita a definire come un azzardo, l’ambientazione shaekesperiana subisce una decisa mutazione: non è più ambientato su un isola, ma in una biblioteca, con Prospero che diventa un intellettuale agorafobico.
Il regista ha affermato di aver plasmato questo suo personaggio sull’impronta del proprio padre, Renato de Fusco, famoso storico dell’arte che come il protagonista dello spettacolo ha un’immaginazione fuori dal comune. Pittoresco e surreale, quasi piacevolmente delirante, “La Tempesta” si evolve seguendo le visioni immaginifiche di questo Prospero in biblioteca, che trasforma eventi già inverosimili in incredibili surrealismi.
Lo spettacolo andrà in scena dal 20 al 22 Giugno.
Edipo a Colono
Ruggero Cappuccio riscrive l’ “Edipo a Colono” di Sofocle e affida la sua creatura alla direzione di Rimas Tuminas. Tuminas definisce quest’opera come una “disperata euforia”, la ricerca di libertà di un uomo che rinuncia a tutte le inutili superficialità e che, attraverso il caos, ritrova il senso della propria emotività.
Il padre che muore per Tuminas è una “cerimonia d’addio di cui tutti quanti siamo testimoni” ed attraverso la messa in scena dell’opera teatrale gli spettatori riescono, attraverso l’attore, a mettere a fuoco ciò che hanno intorno e dentro di sé.
Lo spettacolo, definito come un testo narrativo-poetico, andrà in scena dal 27 al 29 Giugno.
Satyricon
Questo “Satyricon”, scritto da Francesco Piccolo e diretto da Andrea de Rosa, è ispirato a quello di Petronio. Sebbene riprenda molto dall’autore latino, Francesco Piccolo cerca di trovare nel suo Satyricon elementi che siano riconducibili alla società moderna. In una Urbs che avendo ormai raggiunto la massima espansione non trova più direzione né scopo, sbocciano degenerazioni e corruzioni alle quali si cede facilmente.
La ricerca della felicità a tutti i costi in questo spettacolo non viene ricompensata: è una corsa a vuoto che non conduce ad alcun risultato, un viaggio vacuo che sottolinea, oggi come ieri, tutte le nostre debolezze e difetti.
Lo spettacolo andrà in scena dal 4 al 6 Luglio.
Il paradiso perduto. Leela
Di diverso stampo l’ultimo spettacolo che chiuderà questa magnifica rassegna: “Il paradiso perduto. Leela” sarà uno spettacolo di ballo della compagnia di ballo israeliana Vertigo Dance Company, il cui coreografo sarà Noa Wertheim.
Il palcoscenico, addobbato come un mondo dentro un mondo, vedrà nello spettacolo la ricerca di una risposta alla domanda: come dobbiamo intendere il mondo? Quanto conta la nostra volontà, quanto del mondo dipende da noi, quanto invece dal desiderio e dalla tentazione? Abbiamo davvero una scelta, nel percorrere la nostra vita, o forse tutto è frutto di destino e predestinazione? Cos’è che ci ha davvero fatto scivolare fuori dal giardino dell’Eden?
Lo spettacolo andrà in scena dall’11 al 13 Luglio.
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