venerdì, Novembre 22, 2024
HomeCulturaAltro che Gomorra: le "pericolose" avventure di Jo-Jo a Napoli

Altro che Gomorra: le “pericolose” avventure di Jo-Jo a Napoli

Le bizzarre avventure di Jo-Jo, celebre serie animata made in Japan, arriva a Napoli con la sua quinta serie: Vento Aureo.

Hirohiko Araki, il fenome “Jo-Jo” e la cultura italiana

Il mangaka, Hirohiko Araki, è noto per i suoi riferimenti alla cultura pop e fra le ispirazioni dell’artista, compare non solo lo Stivale, ma anche la città partenopea.

Quello delle Avventure di Jo-Jo è un fenomeno davvero incredibile: la serie è nata nel 1987 e dopo tanti anni non smette di stupire. Fra citazioni, icone pop e ispirazioni dalla moda e dalle tendenze di massa, ha continuato a rinnovarsi fino ad oggi, con cui ha avuto un ulteriore aumento del pubblico grazie al web. La saga ha percorso, per tutta la sua durata, moltissime strade e paesi, incrociando anche l’Italia.

Per chi conosce la serie non è una sorpresa: l’autore è amante della cultura italiana, tanto da chiamare i propri eroi con maccheronici nomi italiani, ma per l’ultima serie si è superato.

Vedi Napoli e poi muori, sottotitolo all’ultima serie

Vento Aureo (l’ultima serie) è ambientata in Italia, e racconta le avventure di Giorno Giovanna. Ragazzo dotato da straordinari poteri soprannaturali (stand) e figlio di uno dei personaggi principali della serie. Il sogno del protagonista è diventare una “GangStar” e detronizzare il boss di un’organizzazione mafiosa chiamata Passione. Nel primo episodio della stagione, Napoli è protagonista quanto Giorno: dal golfo al Castel dell’Ovo, la città è ben riconoscibile e rappresentata meravigliosamente. La minuzia dei disegnatori rende perfettamente la bellezza e il fascino che esercita la città, specialmente su un pubblico straniero come quello giapponese. “Vedi Napoli e poi muori” è citato, non a caso, nei sottotitoli dell’anime stesso. Ma come vengono rappresentati i napoletani?

Le “pericolose” avventure di Jo-Jo a Napoli

I Napoletani, come nella realtà, non sono esattamente al pari della propria città: in 24 minuti di animazione assistiamo a uno scippo, spaccio di droga e mazzette.

Nonostante il protagonista sia mosso da un nobile intento, ovvero quello di combattere il traffico di droga dalla carica più alta dell’organizzazione mafiosa, l’episodio non migliora, anzi. I vivaci colori dell’animazione rendono quasi interessanti tassisti abusivi, poliziotti pigri e turisti raggirati. Realtà che purtroppo conosciamo benissimo ma che amareggiano sempre. Se pensavamo che Gomorra desse una brutta visione della città, promuovendo figure losche e crimini, forse dovremmo interrogarci sulla natura della nostra nomea a partire dai turisti. Testimoni del degrado di una città ricca di potenziale, affascinante, viva e ospitale ma inevitabilmente destinata al declino. Dovremmo preoccuparci meno di come Napoli viene rappresentata dai media e più di come si mostra realmente.

Dando le stesse attenzioni che dedichiamo alle fiction ai veri boss e ai veri disagi. Del resto c’è un motivo per cui siamo solo 16° nella classifica delle maggiori mete turistiche dello Stivale, meno incredibile dei poteri di Giorno.

 

_

Continua a seguire il nostro sito e la pagina Fb de La Bussola per orientarti e informarti in Campania. Siamo anche su Instagram!

Noemi Misurelli
Noemi Misurelli
Preferisco esprimermi con le immagini, ma quando arriva l'argomento giusto, scrivo qui!
RELATED ARTICLES

LASCIA UN COMMENTO

Most Popular

Recent Comments

Ads Blocker Image Powered by Code Help Pro

Ads Blocker rilevato!!!

Abbiamo rilevato che stai utilizzando estensioni per bloccare gli annunci. Sostienici disabilitando il blocco degli annunci.

Powered By
Best Wordpress Adblock Detecting Plugin | CHP Adblock
error: IL CONTENUTO È PROTETTO