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Al MANN, dopo 20 anni, la collezione Magna Grecia

La collezione Magna Grecia torna dopo più di 20 anni al Museo Archeologico Nazionale di Napoli.

Giovedì 11 luglio alle ore 12 la presentazione alla Stampa.

Il nuovo allestimento della collezione Magna Grecia è stato affidato all’archeologo Enzo Lippolis, scomparso prematuramente a marzo dell’anno scorso e al quale è stata quindi dedicata la prima sala della collezione.

L’ultimo allestimento della collezione Magna Grecia risale al 1996 ed è una delle principali del MANN, insieme a quella pompeiana. Entrambe le collezioni infatti cominciano a formarsi nello stesso periodo verso la fine del ‘700.

I materiali della collezione provengono dai principali siti della Magna Grecia, che cominciarono a confluire nell’attuale MANN (allora Real Museo Borbonico) attraverso acquisizioni e donazioni.

La collezione comprende oltre 400 reperti, anche se i materiali conservati sono solo una minima parte di quello che avremmo potuto ammirare, data la mancanza di leggi di tutela o comunque per la “distrazione” dei funzionari della corte borbonica.

 

Il nuovo allestimento della collezione Magna Grecia

La dottoressa Marialucia Giacco ha dichiarato: “Il nuovo allestimento seguirà le più innovative forme di comunicazione museale. Si tenterà un nuovo tipo di approccio di studio della Magna Grecia cercando di mettere in evidenza i contatti e gli scambi che ci sono stati a partire dal VII secolo a.C., fino alla romanizzazione del III a. C., tra le varie popolazioni dell’Italia meridionale, non solo greche ma anche etrusche e italiche. Si metteranno in evidenza i contatti che hanno definito l’identità tipica dell’Italia meridionale e della Magna Grecia.

Tra i principali reperti della collezione è possibile ammirare vasi di ceramica che, pur essendo rimasti nei depositi per circa un ventennio, saranno riesposti in condizioni ottimali.

Anche una corazza anatomica di bronzo proveniente da Paestum, datata intorno al IV secolo a. C., sarà presente nella collezione, un reperto che spesso si trova nelle tombe di persone di alto rango.

Il principale nucleo espositivo della collezione Magna Grecia è però il materiale votivo proveniente da Locri, soprattutto quello del santuario di Demetra, che ci permette di cogliere l’importanza dell’aspetto religioso nella Magna Grecia.

La religione è infatti uno dei grandi itinerari tematici del nuovo allestimento della collezione, ma sarà possibile seguire anche quello dell’architettura, della pratica del banchetto o degli scambi commerciali.

La dottoressa Giacco e il direttore del MANN Paolo Giulierini hanno inoltre curato una guida-catalogo, edita da Electa, per accompagnare il visitatore nelle sale della collezione Magna Grecia e farlo viaggiare nel tempo e nello spazio del Mare Nostrum.

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