Nel caldo infernale del post ferragosto riparte la bolgia del campionato con squadre ancora imperfette, frutto di un mercato spezzettato e di club costretti a vendere prima di comprare. Il Napoli parte favorito, ma non ha più Spalletti e Kim, rimpiazzati dal gentiluomo Garcia e dalla speranza Natan.
L’Inter esibisce con orgoglio Frattesi e Thuram ma non ha ben sostituito Dzeko e Skriniar. Il Milan ha costruito una squadra interessante, quasi sperimentale, sacrificando Tonali. La Lazio senza Milinkovic-Savic ha preso vari elementi, nessuno al momento indimenticabile. La Juve, cacciata dall’Europa, sta tenendo saggiamente Vlahovic e Chiesa, ma ha sempre da decifrare il costoso mistero Pogba.
L’Atalanta, regina del mercato, e’ bene strutturata e rilancia Scamacca e De Ketelaere. La terza Roma di Mourinho appare più completa in due reparti, ma l’attacco e ancora i minimi termini. Il miglior mercato finora l’ha fatto l’ottava ‘sorella’, la Fiorentina, che deve trovare un difensore di peso.
Dopo i casi Spalletti-Napoli, Samardzic-Inter e Bonucci-Juve si apre un nuovo fronte, Berardi-Sassuolo, col capitano che vuole andare alla Juve a condizioni che al club non stanno bene. I campioni del Napoli aprono le ostilità a 150 km da casa col Frosinone promosso e affidato a Di Francesco. Garcia schiererà Raspadori al posto dell’acciaccato Kvara. A guidare l’attacco c’è però sempre Osimhen, capocannoniere che ha rifiutato il tesoro arabo e può fare la differenza contro i laziali e anche nella corsa scudetto nella sfida del gol con gli stagionati Arnautovic e Giroud. Sarà basilare per Garcia cominciare bene per evitare pericolosi paragoni. La sfida più interessante è però il derby lombardo a San Siro.
L’Inter del rinfrancato Inzaghi (che spera nell’arrivo di Pavard) schiera dei nuovi solo Sommer e Thuram e troverà il bel Monza di Palladino che Galliani sta gestendo con acume anche senza Berlusconi. Carlos Augusto ha rinforzato i rivali che ritroveranno gli ex Gagliardini e D’Ambrosio. Serve una prodezza di Lautaro per ripartire di slancio. Cominciano in trasferta altre cinque protagoniste.
La ringiovanita Lazio di Sarri, che non vuole mettere pressione a Provedel avallando l’arrivo di Lloris, si affida al collaudato tridente Anderson-Immobile-Zaccagni per mandare in tilt l’incompiuto Lecce di D’Aversa che ha sostituito Hjulmand con Ramadani e conta sui numeri di Strefezza. Un Bologna in assestamento, dopo l’addio di Schouten e Arnautovic, spera nella verve di Ferguson e Orsolini per frenare l’ambizioso Milan di Pioli che trae linfa dagli arrivi di Loftus-Chhek, Reijnders e Pulisic per innescare gli spunti di Leao e i gol di Giroud. Allegri lancia Cambiaso e Miretti e lucida la coppia Vlahovic-Chiesa nella trasferta bianconera contro un’Udinese che si ritrova col caso Samardzic, ma Sottil può contare sulla Thauvin e Beto che hanno mandato buoni segnali in precampionato. A Reggio Emilia c’è la sfida tra le due regine del mercato: il Sassuolo di Dionisi affronta l’Atalanta di Gasperini che presenta Kolasinac e Bakker mentre Scamacca e De Ketelaere dovrebbero entrare nella ripresa.
La Fiorentina di Italiano, che lancia Arthur e Nzola, avrà un compito duro in casa del Genoa di Gilardino, che sta ultimando un mercato importante: oltre a Retegui e Thorsby sta per arrivare anche Malinovskyi.
Comincia in casa la Roma senza Mourinho e il suo staff, Dybala e Pellegrini, tutti squalificati. In panchina andrà Bruno Conti, ma sarà un impegno di rappresentanza, che consentirà ai tifosi di festeggiare ancora meglio il 34/o sold out consecutivo. Dei nuovi ci saranno Kristensen e l’atteso Aour alle spalle di un attacco limitato a Belotti e El Shaarawy. La Salernitana di Paulo Sousa presenta gli ex Gyomber e Fazio mentre comincera’ in panchina il goleador Dia.
Il Torino di Juric, altra possibile outsider, si affida agli spunti di Vlasic e Sanabria e spera in un buon contributo di Bellanova contro il Cagliari di Ranieri, che punta sulla coppia Nandez-Makoumbou e l’esperienza di Pavoletti, autore del gol promozione. Ad aprire le ostilità sarà domani la sfida tra l’Empoli del vecchio Caputo e del giovane Baldanzi e il Verona di Saponara e Bonazzoli. Mancheranno all’appello della serie A molti infortunati lungodegenti: Lapadula, Abraham, Kumbulla, Rog, Bennacer, Deulofeu, Castrovilli.
A differenza degli altri anni le panchine sono rimaste stabili: a parte Garcia, i nuovi sono solo Di Francesco, Baroni e D’Aversa.
I primi big match saranno alla terza giornata (Roma-Milan, Napoli-Lazio e Inter-Fiorentina). Poi, prima dell’avvio della Champions il 19 settembre, tocchera’ alla nazionale orfana di Mancini e affidata, salvo sorprese, a Spalletti scendere in campo il 9 settembre. Le vacanze del pallone sono in archivio, comincia una cavalcata che si concludera’ a maggio. Gli auspici, troppo spesso disattesi, sono sempre gli stessi: molti gol e pochi veleni.
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