venerdì, Novembre 22, 2024
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Orrore a Caivano: due cuginette stuprate dal branco, arrestato un 19enne

Dopo Palermo anche Caivano, negli stessi giorni in cui si consumava lo stupro di gruppo ad una ragazzina siciliana, nel parco verde di Caivano, due cuginette di 13 anni sono state vittime di varie violenze, una anche di gruppo.

L’orrore risale ad inizio luglio, le due 13enni, sarebbero state condotte in un capannone abbandonato del Parco Verde e qui si sarebbe consumato lo stupro di gruppo ad opera di giovanissimi, ben al di sotto della maggiore età.

Dalle indagini è poi emerso un episodio di violenza subito da una delle due ragazzine, che portata in una casa abbandonata da un 19enne è stata violentata. Il 19enne è stato arrestato ed è nel carcere di Poggioreale.

Lo stupro di gruppo è emerso soltanto ad inizio agosto quando il fratello di una delle vittime ha ricevuto una “soffiata” passata attraverso il muro di omertà del Parco Verde. Da qui la denuncia da parte delle famiglie ai Carabinieri della Compagnia di Caivano e l’intervento della Procura della Repubblica. Dagli esami clinici effettuati sono emerse conferme sulla violenza subita dalle ragazzine. E dopo l’interrogatorio con gli specialisti della Procura, una delle due 13enni ha raccontato dello stupro subito ad opera di un 19enne, ora in carcere.

La Procura ha sistemato le due ragazzine in una struttura protetta perché ora per la loro incolumità, il parco verde è un posto pericoloso.

Le vittime sono difese dagli avvocati Angelo Pisani, Antonella Esposito e Clara Niola. Pisani ed Esposito hanno rilasciato alcune dichiarazioni a “Il Mattino“:

«Le hanno convinte a seguirli con la scusa che lì avrebbero potuto giocare senza essere disturbati – racconta l’avvocato Pisani – purtroppo il “gioco” si è trasformato ben presto in tragedia. Quanti erano? Almeno sei, forse anche di più dal racconto delle vittime: gli inquirenti sono ancora al lavoro per accertare fatti e dinamiche, temo che possano venire fuori altri orrori».

«Al momento sono stati sequestrati tutti i telefoni cellulari, poi – aggiunge l’avvocato Esposito esperta nella tutela dei minori – bisognerà capire quali provvedimenti saranno adottati soprattutto in base all’età dei ragazzi, qualcuno potrebbe avere anche meno di quattordici anni».

«Probabilmente non avrebbero mai rivelato niente, temevano la reazione della banda, teppisti della zona – aggiunge l’avvocato Angelo Pisani – per fortuna qualcuno ha rotto il patto di omertà che regna tra chi vive al parco Verde di Caivano e ha deciso di parlare. E speriamo che stavolta serva a qualcosa».

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