domenica, Novembre 24, 2024
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Fiorella Mannoia: la Taranta è donna e celebra l’identità come valore

La Maestra Concertatrice sul palco Arisa, Tananai e Brunori Sas

Milano, 25 ago. (askanews) – Dopo l’edizione dei record nel 2022, torna il Concertone della Notte della Taranta a Melpignano; a raccogliere l’eredità di Dardust è Fiorella Mannoia, grande artista della musica italiana, che dopo già essere stata ospite del concertone a Melpignano dedicato alla musica tradizionale salentina, sale sul palco come Maestra Concertatrice. Il Concertone si aprirà con l’omaggio di Fiorella Mannoia al direttore artistico del festival Gigi Chiriatti scomparso di recente. La maestra Concertatrice interpreterà “Un giorno di venerdì” che anticipa la partenza esplosiva del lungo viaggio sonoro curato da Carlo Di Francesco e dal direttore d’orchestra Clemente Ferrari con l’Orchestra Popolare Notte della Taranta. Con lei sul palco del più grande rito danzante d’Europa, anche Arisa, Tananai e Brunori Sas. “Li ho scelti perchè li stimo e credo che possano dare un contributo importante alla musica” ha detto la Mannoia in conferenza stampa presentando l’evento di Sabato 26 agosto. Sono attese oltre 150 mila persone, da tutta la Puglia e oltre perchè la Notte della Taranta in questi oltre 25 anni ha coinvolto un pubblico sempre più vasto.

La Notte della Taranta torna per restituire contemporaneità ai classici della musica popolare salentina e sceglie l’innovazione dallo sguardo lungo in cui la partecipazione diffusa si declina in espressioni artistiche.

“La ritengo una delle manifestazioni di cultura popolare più importanti d’Europa e della nostra nazione. E’ una manifestazione comunitaria e identitaria che fa stare insieme e stare insieme è qualcosa di necessario.” Ha detto in un videomessaggio il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano.

La scelta dei brani è ancora una volta il frutto di una ricerca approfondita sulla bellezza del dialetto e delle lingue minoritarie. Non a caso Brunori Sas interpreterà Lule Lule in arbereshe e Aremu in grico, “é un regalo che mi ha fatto Fiorella. E’ importante portare avanti l’identità, ma anche l’ibridazione, perché solo così si può ottenere qualcosa di più bello. Se riusciamo a mescolarci, a capire le ragioni dell’altro è meglio per tutti. L’identità è un arricchimento se è vista come la somma di tante identità” ha spiegato il cantautore calabrese. Tananai canterà Ri lo la la in grico e Pizzica di Aradeo in dialetto salentino, mentre ad Arisa è affidata Ferma Zitella e Lu Ruciu de lu mare, due brani simbolo del repertorio dell’Orchestra Popolare. “Io sono orgogliosamente del Sud, di un piccolo paesino della provincia di Potenza, è stato facile entrare in questo mondo. Ballerò e canterò, mi sono preparata tanto, certo il dialetto non è semplice ma sono stata aiutata anche dalla gente che mi sentiva nelle prove e veniva a correggermi la pronuncia, è un’esperienza incredibile e coinvolgente” ha detto Arisa.

Cuore pulsante della serata il tema delle donne con la canzone manifesto Fimmene Fimmene, il brano della tradizione che nel 2023 viene riscritto per evidenziare le emergenze attuali “per chi non ha la libertà di parola e speranze più non ha, e per ogni donna rispetto e libertà ovunque. Donne siamo e come alberi cantiamo, rami e radici forti noi abbiamo”. “Ascoltare queste canzoni è trascinante, sono ritmi che ti fanno ballare, se entri nelle pieghe come Ferma zitella, tutte nelle pieghe come Ferma zitella, tutte hanno l’interno tema lavoro, sfruttamento lavoro, matrimoni obbligati, donne abusate. All’interno c’è sempre una sorta di malinconia e questo accade un po’ in tutta la musica popolare. C’è questa disperata allegria, bisogna avere l’opportunità di entrarci dentro” ha spiegato Fiorella Mannoia aggungendo che l’unica canzone non della tradizione salentina è Bocca di Rosa di Fabrizio De Andrè perchè è l’inno di una donna libera.

Non ci sarà come in anni passati un ospite internazionale, “A un certo punto ci siamo resi conto che il gruppo andava bene così” ha spiegato la Mannoia anche se poi ha detto che le sarebbe piaciuto avere Sting sul palco.

Un elemento di novità sul palco del Concertone, con la scenografia di Massimo Calzavara, è l’imponente video narrazione. Calzavara, è l’imponente video narrazione affidata a Carolina Stamerra Grassi che partendo dal significato del testo ha ideato il percorso visivo che unisce passato e futuro attraversando le bellezze di Puglia. L’atmosfera magica alla riscoperta di rituali e simbolismi originariamente legati al rito del tarantismo accoglierà il pubblico della Taranta nella piazza di Melpignano. L’autostrada liquida che attraversa la Puglia, l’acqua, sarà scenario di immersione collettiva. Un progetto in collaborazione con l’Acquedotto Pugliese per sottolineare la preziosità della risorsa idrica pubblica. Il Concertone della Taranta sarà trasmesso il 2 settembre su RAI 1, in seconda serata.

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