Inferno in Circumvesuviana. Una nuvola di fumo si è improvvisamente alzata sulla stazione: caos tra i passeggeri.
Circumvesuviana infernale: un guasto al convoglio che stava raggiungendo la stazione di San Giuseppe Vesuviano, si è verificato intorno alle 10 nei pressi della fermata di Terzigno. L’ennesima giornata in cui è bastato un principio di incendio a scatenare la bufera sulla linea ferroviaria dell’area vesuviana.
Corse bloccate per quasi un’ora e fuggi fuggi generale dei pendolari costretti a uscire di fretta e furia dal convoglio. Alcuni passeggeri “scampati” alla nuvola di fumo che ha avvolto tutta la stazione hanno commentato così:
“Siamo stanchi di questa situazione, meno male che dovevano essere i più sicuri della provincia”.
I viaggiatori dovranno già fare i conti con i tagli decisi dall’azienda nei weekend e poi stamattina il caos sulla tratta che da Poggiomarino porta fino a Napoli.
“Se i pochi treni che passano sono anche rotti, siamo alla frutta”
dicono.
La circolazione sulla linea è stata ripristinata poco dopo le 11 e prima i treni hanno effettuato il servizio da Barra a San Giuseppe Vesuviano e da Sarno a Poggiomarino. Vincenzo Ciniglio, portavoce del Comitato pendolari della Circumvesuviana ha detto che l’episodio:
“è solo l’ultimo di una serie negativa che dura da molto tempo”.
Sempre secondo Ciniglio:
“negli ultimi giorni il livello delle criticità del servizio ha raggiunto quote che ci riportano all’anno più critico dell’azienda , il lontano 2013. Si viaggia mettendo a dura prova i nervi dei viaggiatori e la tenuta del personale viaggiante, su cui spesso, erroneamente, si riversano ingiurie e aggressioni dei pendolari”.
E conclude:
“Il disservizio e le scelte aziendali di queste ultime settimane certificano il fallimento della missione dell’azienda di trasporto. Chiediamo al presidente della Regione Campania e assessore ai Trasporti regionali De Luca, di rispondere con atti concreti e far luce sulla gestione del revamping di 37 treni, sul ministero dell’inaffidabilità dei Metrostar e sugli incendi troppo frequenti che non si verificano sui vecchi treni. Vogliamo fatti concreti, comunicati”.