sabato, Novembre 23, 2024
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Caivano: il dopo Meloni lascia un territorio ancora più diviso e una “promessa” di repressione

Ieri tutti i riflettori erano puntati su Caivano e sul parco verde, la visita della Premier Giorgia Meloni avrà delle conseguenze. Ma bisognerà verificare nel tempo se si tratterà delle promesse fatte dalla Presidente del Consiglio o dalle lacerazione che ha ulteriormente subito il tessuto sociale da anni di faide e criminalità.

Ieri la reazione degli abitanti del parco verde alla visita di Giorgia Meloni e del circo mediatico al seguito è stata molto fredda e di fastidio. In strada erano pochissimi i residenti e quei pochi che c’erano si sono fatti “ambasciatori” di un malessere a quella enorme esposizione mediatica che a loro dire era totalmente fuori luogo. La loro tesi si basa sulla territorialità dell’agghiacciante vicenda delle due cuginette di 10 e 12 anni vittime di violenze sessuali di gruppo. Gli abitanti del parco verde urlano a gran voce che i protagonisti di questa vicenda sono del Rione Iacp e che loro non c’entrano nulla con questa vicenda. Da qui anche le accuse, nemmeno tanto velate, a Don Maurizio Patriciello, colpevole, secondo gli abitanti della più grande piazza di spaccio d’Europa, di aver attirato ingiustamente l’attenzione della politica e dei mass media.

Molto meno credibili invece le tesi secondo cui nel parco verde lo spaccio di stupefacenti sia solo un lontano ricordo. Mentre, sappiamo bene, che tutta questa attenzione da parte delle Forze dell’Ordine non collima con la tranquillità che necessita la gestione dello smercio di droghe.

Dall’altra parte ci sono le promesse fatte oggi da Giorgia Meloni. Un progetto di riqualificazione, almeno sulla carta, di grande respiro che passa per lo sport, la scuola, la cultura e il lavoro. Ma anche per la repressione, la frase: “questi territori ora vedranno la fermezza dello Stato“, non lascia dubbi. E di tutte le iniziative annunciate, questa è sicuramente quella più immediate da poter mettere in atto.

Nel frattempo bisognerà chiudere il cerchio intorno alla vicenda delle cuginette. Purtroppo ieri tra le strade di Caivano qualcuno minimizzava l’accaduto, riducendolo ad una questione tra ragazzini. Dimenticando forse che già usare nella stessa frase bambine di 10 e 12 anni e la parola sesso, mette i brividi. Ma forse tanti anni di criminalità, illegalità, antistato e violenza di ogni genere, hanno anche disumanizzato il tessuto sociale del parco verde.

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