Sono passati quarant’anni dalla prima edizione di “Estate a Napoli”, l’evento culturale che dal luglio al settembre 1979 ha permesso alla città di vivere uno dei periodi di massima positività.
Il comune di Napoli ha deciso di rendere onore a questo importante anniversario in un’estate già ricca di appuntamenti.
“Quarant’anni fa l’Estate a Napoli si aprì con l’esecuzione della Nona sinfonia di Beethoven, segno della vocazione europea di Napoli. L’edizione del “quarantesimo” apre con due appuntamenti dedicati all’accoglienza e al tema dell’immigrazione per ribadire che Napoli è una città mondo del neoumanesimo”. Sono queste le parole dell’assessore alla Cultura e al Turismo Nino Daniele alla presentazione del programma, che conclude ribadendo il concetto che chi salva una vita salva il mondo intero.
Il Maschio Angioino sarà il cuore pulsante delle celebrazioni.
Qui, dal 18 luglio al 29 settembre, sarà allestita la mostra “Estate a Napoli 1979-2019. La politica dello spettacolo ai tempi di Maurizio Valenzi” che, grazie agli archivi storici di fotografie, locandine, manifesti e articoli di giornale, ripercorrerà gli eventi della prima “Estate a Napoli”.
Il 29 giugno il Maschio Angioino verrà illuminato di blu, il colore proposto dall’associazione UNCHR per celebrare la Giornata Mondiale del Rifugiato.
Su uno dei troni del Mascio Angioino, dal 27 giugno è stata montata dall’artista Giovanni De Gara una bandiera dorata. Il progetto fa parte dell’opera “Eldorato” che, nelle maggiori città italiane, decora i portali delle chiese o degli edifici simbolici con coperte isotermiche usate nelle operazioni di primo soccorso. L’obiettivo dell’artista è promuovere una riflessione profonda sul tema dell’apertura verso ogni individuo, senza distinzione di razza, genere e religione.
Sui torrioni del Castel dell’Ovo saranno invece esposte le icone di “Santi Migranti”, il progetto artistico che Massimo Pastore mette a disposizione di coloro che hanno deciso di abbandonare le proprie terre per raccontare le proprie storie.
La musica rappresenta un altro mezzo di comunicazione molto importante e non può mancare in una manifestazione come “Estate a Napoli”.
Il 29 giugno lo spettacolo “Music beyond borders – Musica oltre i confini” canta di uguaglianza, diritti dei popoli e delle donne nella splendida cornice del Maschio Angioino.
Ci sarà anche tanto teatro: in particolare nel mese di agosto con la rassegna “Ridere” saliranno sul palco del Maschio artisti come Massimiliano Gallo, Simone Schettino e Rosalia Porcaro, oltre che uno speciale ricordo di Massimo Troisi a 25 anni dalla sua scomparsa.
Protagonista sarà anche l’arte.
Il 12 luglio sarà inaugurata in Piazza Municipio la mostra internazionale dell’artista cinese Liu Ruowang “Wolves Coming” (Lupi in arrivo): cento lupi scolpiti in ferro invaderanno la piazza per simboleggiare le minacce della vita quotidiana.
In cappella Palatina del Maschio Angioino sarà, invece, allestita da luglio ad ottobre una mostra con oltre 50 dipinti ottocenteschi di artisti della Scuola di Posillipo, tra cui Giacinto Gigante, Pitloò, Carelli, Pratella, Dalbono, Smargiassi e Fergola.
Da luglio a settembre nel Convento di San Domenico Maggiore ci sarà una mostra sui Pupi dal titolo “LA CRUDELE STORIA. Personaggi dell’Opera dei Pupi e delle guarattelle” che attraversa la storia delle popolari e tradizionali bambole.
A settembre, infine, al PAN sarà il turno di “Imbavagliati”, il Festival Internazionale del Giornalismo Civile che dal 2015 dà una voce e un volto ai coraggiosi giornalisti che operano in nazioni dove la censura dittatoriale impedisce la libera espressione o dove il contesto sociale li pone in costante pericolo di vita.