Inizia una bella partnership, anno prossimo cercheremo partner per horeca
Milano, 4 set. (askanews) – La firma ufficiale dell’accordo tra Illycaffè e Chancemate per la distribuzione del caffè in Cina avverrà nelle prossime settimane a Milano e sarà “l’inizio di una bella partnership che speriamo possa durare non solo i quattro anni previsti dal contratto ma ci auguriamo anche di più”. L’amministratrice delegata di Illycaffè, Cristina Scocchia, parla dell’accordo annunciato un mese dall’azienda del caffè triestina fa col fornitore di servizi di e-commerce.
“L’obiettivo in Cina è quello di triplicare il business rispetto a dove siamo adesso. Il partner è un partner molto solido – ha rimarcato Scocchia in una pausa dei lavori del Forum Ambrosetti conclusosi ieri – Io ho sempre detto che in un mercato complesso e difficile come quello cinese bisogna entrare con umiltà perchè è molto diverso dal nostro. Noi portiamo sicuramente la conoscenza del prodotto, la qualità superiore e sostenibile però loro apportano conoscenza del consumatore e del mercato. Pensiamo che sia un matrimonio destinato a dare frutti positivi, arriveranno in questi giorni a Milano per la firma dell’accordo: abbiamo già firmato in maniera ufficiosa ma a fine settembre firmeremo in maniera ufficiale”.
Quella firmata con Chanchemate è “un’esclusiva che riguarda l’online e il modern trade. Stiamo guardando anche al canale horeca e lì però stiamo cercando di capire se vogliamo andare con un altro partner o se utilizzare la filiale che abbiamo a Shangai. Molto probabilmente anche lì decideremo di avvalerci di partner ma non è un progetto dell’immediato prima vogliamo far decollare la partnership con Chanchemate. L’anno prossimo ci interrogheremo sul canale horeca”.
Nessuna novità invece rispetto al progetto di quotazione: “Credo che gli azionisti non decideranno a brevissimo però sicuramente rimane l’impegno a quotarci entro l’arco di piano entro il 2026 – ha ripetuto – Noi stiamo andando avanti per arrivare pronti. Come diciamo sempre per quotarsi ci vogliono due cose: i risultati e il contesto macroeconomico. Noi ci impegnamo a crescere e a dare i risultati per una buona quotazione, poi il contesto non dipende da noi per cui man mano valuteremo”
L’ad di Illycaffè non ha nascosto, invece, la sua preoccupazione per quella che è la produzione della materia prima, il caffè verde, pesantemente colpita dai cambiamenti climatici, come ha messo in luce il Financial Times in un recente articolo. “Il mercato del caffè negli ultimi 30 anni è raddoppiato. E’ un mercato resiliente che non cresce in maniera esponenziale quando va tutto bene ma non crolla neanche nei momenti difficili. Oggi il mercato ha raggiunto i 120 miliardi di dollari, ogni giorno si consumano 3 miliardi di tazzine di caffè però purtroppo sono un paio di anni che la domanda è superiore all’offerta perchè i cambiamenti climatici stanno rendendo sempre più difficile il raccolto di caffè verde – ha sottolineato – ci sono annate con forti siccità che si alternano ad annate con piogge torrenziali e gelate”. Se è vero che ci sono 130 diverse varietà di caffè, il mercato fondamentalmente ne utilizza due: Arabica e Robusta. E quello che si sta notando è che “soprattutto l’Arabica che è quella più sfisticata è anche la più fragile e quindi è più soggetta al cambiamento climatico e ai parassiti che stanno crescendo a causa dei cambiamenti climatici, quindi si pensa che nel 2050 la metà delle piantagioni non saranno più utilizzabili”. Questo avverte Scocchia “sarebbe un disastro soprattutto a livello umano se pensiamo a tutti questi Paesi, a queste comunita che sopravvivono grazie a queste piantagioni”.